La prescrittomica si occupa di analizzare e interpretare dati genetici, molecolari e clinici di ogni paziente per individuare il trattamento più adeguato, integrando informazioni come i polimorfismi genetici con altri dati clinici. In sostanza, si tratta di passare da un approccio standardizzato a una profilazione che tenga conto delle caratteristiche uniche di ciascun individuo.
Il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Robert Nisticò, ha evidenziato come questa innovazione rappresenti una delle più grandi novità degli ultimi decenni. La medicina di precisione, di cui la prescrittomica fa parte, permette di adattare le terapie alle esigenze specifiche.
Un esempio emblematico è rappresentato dal ricorso alla politerapia, considerando che un paziente adulto su tre, arrivato a una certa età, assume anche più di dieci farmaci giornalmente. Aumenta così il rischio di interazioni e complicazioni. Ecco perché si considera indispensabile mettere a punto un approccio mirato e consapevole. La prescrittomica si propone di rispondere alle criticità attraverso l’uso di tecnologie avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale (IA), che permette di monitorare le terapie in tempo reale, analizzare grandi quantità di dati e supportare le decisioni cliniche.
L’IA, secondo studi recenti, può incrementare l’aderenza alle cure fino al 20%, portando a un miglioramento del 40% della qualità di vita e a un aumento del 20% della sopravvivenza. L’utilizzo dell’informazione genomica, invece, consente di adattare le prescrizioni in modo più sicuro, riducendo i rischi di tossicità e di effetti collaterali spesso causa di abbandono terapeutico.
Per consolidare questa rivoluzione, l’Aifa ha istituito un tavolo tecnico dedicato alla medicina di precisione e alla prescrittomica, in collaborazione con società scientifiche e istituzioni accademiche. L’obiettivo è sviluppare linee guida operative e strumenti concreti che possano essere condivisi da medici e farmacisti.
Il futuro della prescrittomica si basa sulla sinergia tra tecnologia e conoscenza clinica, l’impegno è quello di mettere al centro la persona, offrendo un sistema sanitario più sostenibile, efficace e umano.
In conclusione, secondo Nisticò, ogni individuo in un prossimo futuro arriverà a ricevere una cura tagliata su misura, e la medicina di precisione segna un passo in questa direzione. Investire in ricerca, tecnologia e formazione è fondamentale per costruire un futuro in cui la sanità pubblica sappia rispondere alle patologie emergenti, riconoscendo e rispettando la complessa singolarità di ogni paziente.