Come vive la persona con la mattia oculare tiroidea, malattia della vista conosciuta come Ted, acronimo di Thyroid eye disease? Isolato da tutto e da tutti e in stato di depressione. E non solo questo. Perché convivere con questa malattia degli occhi non è un percorso facile, soprattutto se si è da soli ad affrontarla.
La TED attacca i tessuti dell’orbita all’interno dell’occhio, portando a segni clinici e sintomi eterogenei che si combinano in diversi gradi di severitàe che,nei casi estremi, esitano in una grave compromissione del nervo ottico e della funzione visiva, fino alla rottura della cornea e persino alla perdita della vista.
Per accendere i fari su questa patologia poco conosciuta sono cruciali la ricerca, l’innovazione scientifica e l’ottimale organizzazione dei centri di cura territoriali per la diagnosi precoce e la presa in carico del paziente. Di questo si è parlato nella nuova tappa organizzata da Motore Sanità a Bari, lo scorso 9 luglio.
La città di Bari, insieme ai massimi esperti, associazioni di pazienti e istituzioni, ha accesso i riflettori su questa patologia nei confrondi della quale c’è bisogno di fare rete, chiedere aiuto e circondarsi da specialisti preparati e coraggiosi. Perché solo così si può vincere una grande sfida come la malattia oculare tiroidea.
Abbiamo chiesto a Emma Balducci Gazzotti, Past Presidente AIBAT Associazione Italiana Basedowiani e Tiroidei, ed ex paziente Ted, cosa significa fare i conti con questa malattia, come ha impattato ogni giorno nella sua vita di paziente e come dare una risposta a tutte le persone con malattia oculare tiroidea.