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Caffeina, effetti reversibili sui processi cognitivi

Mercoledì 24 febbraio 2021 – Un consumo crescente ossessivo di caffeina può interferire a lungo andare sui processi cognitivi a livello cerebrale, ma bastano dieci giorni di sospensione per far si che gli effetti sulla psiche, sull’apparato cardiovascolare e sul ritmo sonno veglia siano reversibili. L’abuso di caffè d’altra parte potrebbe influenzare in modo diversi le funzioni intellettuali.

Analizzato come bevanda, il caffè è una miscela di varie sostanze, la caffeina è solo quella più nota, uno stimolante naturale, ma contiene anche composti con proprietà antiossidanti.

Ecco perché il caffè può avere nel contempo pregi e difetti, funzioni protettive e gratificanti, ma anche qualche scotto da pagare, in caso di abuso.

Vediamo in sintesi uno schema diffuso dai ricercatori della Mayo Clinic americana.

Diabete.

I composti del caffè – acido clorogenico e caffeina – possono ostacolare la formazione di proteine lesive nei confronti delle cellule del pancreas che producono insulina. Uno studio precedente ha scoperto che bere due o più tazze di caffè al giorno era associato a un rischio sostanzialmente inferiore di diabete di tipo 2.

Parkinson.

Vari studi indicano che il consumo regolare di caffè potrebbe ridurre il rischio di malattia di Parkinson.

Neoplasie.

Secondo studi recenti, le donne che bevono caffè riducevano del 20% il rischio di cancro dell’endometrio. Una recente analisi di più studi suggerisce che potrebbe esserci una correlazione tra bere caffè e un ridotto rischio di cancro al pancreas e al fegato.

Alzheimer.

Una revisione sistematica ha ipotizzato un effetto ritardante sul deterioramento mentale, ma sono necessari ulteriori studi per determinare se la tendenza è significativa.

Osteoporosi.

La caffeina è nota per aumentare la quantità di calcio che passa nelle urine. Può anche interferire con il modo in cui il calcio viene assorbito nel tratto digestivo. Uno studio ha scoperto che le donne che bevevano più di 2 tazze su base giornaliera hanno avuto un modesto aumento delle fratture legate all’osteoporosi, ma se assumono una quantità adeguata di calcio, l’effetto è ridotto al minimo.

Pressione del sangue.

Per le persone che consumano caffè solo occasionalmente, potrebbe esserci un aumento temporaneo della pressione sanguigna mentre a lungo andare si sviluppa una tolleranza.

Apparato respiratorio.

Incrociando 13 diversi studi si è ipotizzata una correlazione tra elevato consumo di caffè e aumentato rischio di cancro al polmone, ma gli effetti del fumo potrebbero aver influenzato i risultati. In conclusione il caffè è tra le prime dieci fonti alimentari di antiossidanti. L’attività antiossidante associata all’acido clorogenico è stata collegata a molteplici effetti protettivi nelle persone che godono di buona salute, a patto ovviamente di non esagerare.

La notizia che la caffeina ha effetti reversibili sui processi cognitivi potrà portare a successivi studi interessanti.

Per leggere l’articolo “Caffè e salute, tra benefici e rischi” potete seguire questo link https://mondosanita.it/caffe-e-salute-tra-benefici-e-rischi/

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