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Dolore cronico, una road map per disegnare l’Italia tra esperienze regionali e best practices

Al centro della road map regionale di Motore Sanità, organizzata con il contributo incondizionato di Angelini Pharma, un tema di salute di grande rilievo, ovvero il dolore cronico lieve e moderato, attorno al quale appropriatezza prescrittiva dei farmaci e corretta informazione al cittadino rappresentano i fattori chiave nella sua gestione

Accade, infatti, che chi soffre di quel dolore cronico (ovvero quel dolore che persiste più di 3 mesi) in forma lieve o moderata – alcuni esempi sono: artrosi del ginocchio, dell’anca, della spalla, discopatie, stenosi midollari a carico della colonna, fibromialgie – corra in farmacia e chieda il farmaco “magico”.

Se il paracetamolo sarebbe la strada più consona nella gestione di questo dolore in assenza di stato infiammatorio (nella realtà dei fatti è, però, quella meno battuta), ne esiste un’altra che è la più percorsa, seppur venga considerata meno opportuna per questioni di salute: ovvero acquistare i farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) che quando vengono utilizzati senza la presenza di infiammazione possono avere gravi effetti collaterali nell’uso a lungo termine, con conseguenze sull’apparato gastrointestinale, emorragiche, renali ed epatiche. 

I dati italiani parlano chiaro. La maggioranza dei 13 milioni di italiani colpiti da dolore cronico lieve o moderato (oltre il 20% della popolazione) viene trattato in maniera inappropriata, con farmaci, come i Fans appunto. 

C’è un altro aspetto che è importante considerare e affrontare: attorno al dolore cronico esistono ancora pregiudizi, falsi miti e fake news che portano i pazienti a compiere azioni scorrette, dall’automedicazione alla ricerca di diagnosi su internet, fino a sospendere la terapia perché poco motivati o delusi dalle aspettative. 

Motore Sanità, di fronte a questo scenario, ha promosso dei tavoli regionali di confronto tra esperti e istituzioni su appropriatezza prescrittiva e corretta informazione. Gli incontri, che si sono svolti in Campania, Marche, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Toscana e Sicilia e hanno portato a definire una roadmap per migliorare l’appropriatezza prescrittiva basata su tre punti: la centralità del medico di medicina generale nella definizione della terapia, l’attivazione del monitoraggio delle prescrizioni soggette alla Nota 66 e la lotta alle fake news e all’autocura.

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