Il decreto introduce pene più severe, arresto in flagranza e fondi per installare sistemi di videosorveglianza nelle strutture sanitarie, per combattere le crescenti aggressioni al personale ospedaliero
Il governo è intervenuto con un decreto-legge per contrastare l’aumento delle violenze contro il personale sanitario, fenomeno che ha registrato una crescita negli ultimi mesi. La nuova normativa, approvata dal Consiglio dei Ministri, introduce un inasprimento delle sanzioni, prevedendo fino a cinque anni di carcere e sanzioni pecuniarie fino a diecimila euro per chi aggredisce il personale ospedaliero o danneggia strutture destinate alla cura. L’arresto sarà obbligatorio in flagranza di reato e possibile in differita entro 48 ore, qualora ci siano registrazioni video o altre prove che confermino l’accaduto.
Nella prossima legge di bilancio, il governo ha stanziato fondi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza negli ospedali, con l’obiettivo di ridurre le aggressioni e i danneggiamenti. Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha evidenziato l’importanza di queste misure, definendole un efficace deterrente. Ha inoltre sottolineato l’assurdità che, medici e personale sanitario impegnati in prima linea, siano vittime di violenza, e che strutture essenziali come gli ospedali vengano danneggiate.
Nonostante l’aumento delle misure di sicurezza negli ospedali, le violenze continuano a destare preoccupazione. In varie regioni del Paese, si sono registrati episodi di aggressioni ai danni del personale sanitario, evidenziando la necessità di interventi più incisivi.
I sindacati dei medici accolgono con favore il giro di vite introdotto dal governo. La Federazione Cimo-Fesmed ha elogiato l’approvazione del decreto-legge, definendolo una risposta immediata e concreta a una crisi nazionale, e ha espresso pieno sostegno al ministro della Salute, Orazio Schillaci. Anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, definendolo un primo passo significativo. Tuttavia, ha richiesto che il governo fornisca direttive chiare alle aziende sanitarie e alle regioni per l’installazione di sistemi di videosorveglianza, magari utilizzando i fondi del PNRR, affinché la nuova normativa possa essere applicata in modo efficace.
Le nuove misure segnano un intervento deciso per proteggere il personale sanitario, l’efficacia, tuttavia, dipenderà dalla corretta attuazione e dall’uso appropriato delle risorse stanziate.
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