Una farmacia pronta ad accettare la sfida, ad adattarsi al cambiamento e pronta ad offrire servizi di qualità al cittadino. Questa è la visione di oggi e di domani rispetto alla farmacia dei servizi, secondo Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia. Lo ha detto durante la tavola rotonda organizzata lo scorso 8 ottobre a Bari, da Motore Sanità, sul valore delle farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale.
Rappresentando in concreto la prossimità al domicilio del paziente, le farmacie dei servizi sono le uniche in grado di coprire il territorio in maniera capillare. Per questo sono sempre più strumento fondamentale per tornare a far crescere le percentuali di copertura di una popolazione che, dicono le statistiche, in sei casi su dieci, in farmacia si vorrebbe vaccinare.
Ecco perché si punta a volorizzare il ruolo delle farmacie dei servizi all’interno del percorso vaccinale. “Mi aspetto – ha spiegato Novielli – un’attenzione sempre maggiore verso questa rete straordinaria di professionsti che è capace nella nostra regione e in tutta Italia di essere presente con una capillarità e una vicinanza al bisogno come nessuna struttura sanitaria pubblica e privata riesce a fare. Quindi questa attenzione che ci è dovuta stimola il nostro sforzo a fare sempre meglio e bene quello che siamo chiamati a svolgere”.
Stefano Vitti, vice presidente di Federfarma BAT ha evidenziato le attività delle farmacie dei piccoli centri, come quelli che rappresenta, in particolare quella di offrire suggerimenti, consigli e invitare alla stessa vaccinazione. “Come Federfarma andremo a sollecitare, come abbiamo sempre fatto, i colleghi anche delle realtà più piccole, dove sono presenti magari solo due o tre farmacie, che non possono effettuare tutte le attività di servizi come nelle grandi città perché hanno strutture più ridotte, spazi più ridimensionati e a volte anche collaboratori meno numerosi, quindi è chiaro che meno risorse producono più difficoltà ad effettuare qualsiasi servizio. Però, la sollecitazione di questo periodo sarà quella di coinvolgere la maggior parte dei colleghi ad invitare i cittadini alla vaccinazione antinfluenzale, perché significa consolidare un rapporto di fiducia che spesso nei piccoli comuni esiste ed è più evidente rispetto alle realtà urbane più grandi”.