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La buona salute passa anche dagli occhi: ecco le 5 attività che possono svolgere gli ottici e le 5 buone abitudini per tutta la famiglia

In occasione della giornata mondiale della salute che si celebra il 7 aprile, i docenti dell’Istituto Zaccagnini mettono nero su bianco 10 regole, 5 su come ottici e optometristi possono svolgere un ruolo nella salute degli occhi e nella protezione della vista e 5 su come il singolo, attraverso degli accorgimenti, può assicurarsi una buona salute della vista. Già, perché anche quando parliamo di vista il ruolo della prevenzione è importante.

La buona salute passa anche dagli occhi e per la giornata mondiale della salute che si celebra il 7 aprile i docenti dell’Istituto Zaccagnini illustrano il decalogo degli ottici e optometristi e il decalogo che ciascuno di noi può seguire per assicurare alla vista una buona salute.

  1. Ottici e optometristi hanno strumenti e competenze in grado di evidenziare in modo precoce malattie anche gravi, come il cheratocono, contribuendo a una diagnosi tempestiva, in sinergia con la professione medica degli oculisti.
  2. Ottici e optometristi possono, quando misurano la vista, accorgersi di anomalie da segnalare all’attenzione medica in merito alla salute degli occhi, ma anche alla salute tout court (per esempio in caso di diabete, ipertensione o patologie neurologiche).
  3. Ottici e optometristi personalizzano i dispositivi di correzione della vista, occhiali e lenti a contatto, in modo da adattarli al difetto e alle esigenze del singolo, ottimizzando il recupero delle funzionalità visive e, grazie alla scelta adeguata della correzione, evitare effetti indesiderati come i rischi di caduta o la guida in condizioni inadeguate. In alcuni casi, il giusto occhiale e/o la giusta lente a contatto controllano il progredire di un’anomalia visiva oltre a risolvere un difetto visivo.
  4. Ottici e optometristi possono fare informazione verso fasce specifiche di popolazione, come per esempio gli anziani, orientandoli sul valore preventivo di controlli periodici.
  5. Ottici e optometristi possono intervenire anche per migliorare le abilità visive delle persone con esercizi di visual training.

E ora cosa possono fare le persone per proteggersi e per assicurare alla vista una salute duratura nel tempo. Ecco il decalogo per tutti.

  1. Occhiali e lenti non sono tutti uguali. Chiedere consiglio a un ottico permette di avere la migliore soluzione per il proprio difetto visivo, anche in relazione allo stile di vita (sedentario, sportivo), all’estetica ma anche all’antropometria del volto (per gli occhiali) o alla fisiologia del proprio occhio (per le lenti a contatto) e in genere per le proprie necessità visive. 
  2. Non dimenticare buone abitudini come l’igiene delle lenti a contatto, la protezione adeguata dai raggi solari invisibili (che accelerano fenomeni d’invecchiamento dell’occhio), le strategie per una buona idratazione degli occhi o un ponderato uso degli schermi (per questi ultimi, fare attenzione in modo particolare alle particolari condizioni di osservazione degli schermi dei bambini).
  3. Eseguire controlli periodici della vista, in modo particolare nei bambini e negli adolescenti e sopra i 60 anni. 
  4. Eseguire controlli periodici della vista, soprattutto nelle persone che hanno un parente stretto con patologie/disturbi come miopia elevata o progressiva.
  5. Praticare uno stile di vita sano nelle abitudini alimentari e nell’equilibrio tra attività al chiuso e attività all’aperto, esercitando l’occhio a guardare vicino e lontano, interrompendo ogni 20’ circa l’osservazione continua da vicino.

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