Il Regno Unito ha decretato la quarantena obbligatoria per tutti coloro che entrano nel Paese. Qualunque sia il mezzo utilizzato o il Paese di provenienza, i cittadini dovranno obbligatoriamente autoisolarsi.
La quarantena dovrà durare per 14 giorni. La regola sarà valida anche per i cittadini britannici di ritorno nel Regno Unito. Dovrà essere fornito un indirizzo dove si trascorrerà il periodo di auto quarantena. In caso di violazione delle norme le multe possono arrivare fino a mille sterline.
Non sarà importante avere o meno sintomi da Covid19 ai fini della quarantena. Non sono infatti previste esenzioni di persone che non dovranno farla. Dal 28 giugno verrà valutata l’idea di aprire dei corridoi aerei, ma ora è ancora troppo presto per valutare questa ipotesi.
Inizialmente si era parlato di speciali deroghe per gli sportivi, ma il Governo ha preferito mantenere la linea dura e bocciare questa idea. Questa scelta ovviamente penalizzerà particolarmente le squadre di calcio impegnate in tornei internazionali.
Le misure sono state considerate troppo restrittive dall’industria manufatturiera e dalle compagnie aeree. Queste ultime in particolare sono sul piede di guerra. British Airways, Easyjet e Ryanair stanno minacciando azioni legali contro il Governo inglese. In una lettera aperta, oltre cento scienziati hanno esortato il governo britannico a rinviare l’ulteriore allentamento delle restrizioni.
Dal punto di vista dei contagi la situazione sembra migliorare nel Regno Unito, ma il totale dei morti è di 40.542. Il Regno Unito è diventato il secondo paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, a registrare ufficialmente più di 40.000 decessi legati al Covid19.
Intanto un reportage agghiacciante è uscito su The Guardian. Secondo il noto giornale inglese le persone morte in casa a Londra durante il lockdown sarebbero 700. Ovviamente non si tratta solamente di morti per Covid19, ma è un numero comunque molto alto. Molte di queste persone morte, sono state ritrovate dalle autorità giorni dopo il decesso.