Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Malattie rare: editing genetico con Crispr per curare la carenza congenita di alfa-1 antitripsina

Arrivano innovative promettenti applicazioni della tecnica di manipolazione genetica...

Nuove terapie per combattere l’ipoparatiroidismo: “Così si potrà migliorare la vita dei nostri pazienti”

L’ipoparatiroidismo è una patologia rara in cui le ghiandole...

Attorno al paziente stomizzato una rete di professionisti e professionalità

ERAS è l’acronimo di Enhanced Recovery After Surgery e vuol...

Il Cardarelli illuminato di viola per la giornata mondiale della prematurità

Si è celebrata il 17 novembre la sedicesima edizione della giornata mondiale della prematurità, un’occasione per sensibilizzare sull’importanza delle cure neonatali e sulla condizione dei bambini nati prematuri. L’ospedale Cardarelli di Napoli si è illuminato di viola per l’occasione.

All’ospedale Cardarelli di Napoli, ogni anno, vengono accolti oltre 300 neonati, di cui quasi la metà sono prematuri, alcuni nati a partire dalla 23° settimana di gestazione e con pesi che non superano il chilo. Il reparto di Terapia intensiva neonatale, diretto da Maria Gabriella De Luca, è un punto di riferimento per la cura di questi piccoli guerrieri.

Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. In Italia, ogni anno, secondo i dati della Società Italiana di Neonatologia (SIN), circa 25.000 neonati arrivano al mondo prima del termine, cioè prima della 37a settimana di gestazione, una nascita che richiede un’assistenza altamente specializzata. Questi piccoli, pur essendo fragili, sono dotati di una forza straordinaria che li accompagna nel loro cammino di cura.

In Regione Campania, grazie al servizio di Trasporto Neonatale, i piccoli neonati che necessitano di cure specialistiche vengono trasferiti nelle strutture adeguate, ma questo trasferimento comporta anche dei rischi. Per questo motivo, è fondamentale che le future mamme valutino con attenzione, insieme ai propri ginecologi, le condizioni per un parto sicuro e l’assistenza migliore per il proprio bambino.

L’équipe della terapia intensiva neaonatale dell’ospedale Cardarelli è altamente qualificata e le tecnologie all’avanguardia sono essenziali per garantire loro le migliori possibilità di vita. I piccoli pazienti, una volta dimessi dall’ospedale, continuano ad essere seguiti dalla struttura con follow-up dedicati fino all’età di 2 anni. Il reparto offe inoltre un servizio psicologico dedicato ai genitori, per supportarli nel difficile percorso che affrontano accanto ai loro piccoli.

Seguici!

Ultimi articoli

Malattie rare: editing genetico con Crispr per curare la carenza congenita di alfa-1 antitripsina

Arrivano innovative promettenti applicazioni della tecnica di manipolazione genetica...

Attorno al paziente stomizzato una rete di professionisti e professionalità

ERAS è l’acronimo di Enhanced Recovery After Surgery e vuol...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Malattie rare: editing genetico con Crispr per curare la carenza congenita di alfa-1 antitripsina

Arrivano innovative promettenti applicazioni della tecnica di manipolazione genetica...

Attorno al paziente stomizzato una rete di professionisti e professionalità

ERAS è l’acronimo di Enhanced Recovery After Surgery e vuol...

FAIS al convegno Convatec: “Per noi il paziente è al centro”

FAIS è la Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati. Si...
spot_imgspot_img

Malattie rare: editing genetico con Crispr per curare la carenza congenita di alfa-1 antitripsina

Arrivano innovative promettenti applicazioni della tecnica di manipolazione genetica CRISPR (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) una tecnologia di editing genetico che consente di...

Nuove terapie per combattere l’ipoparatiroidismo: “Così si potrà migliorare la vita dei nostri pazienti”

L’ipoparatiroidismo è una patologia rara in cui le ghiandole paratiroidi non producono quantità sufficienti di ormone paratiroideo (PTH) comportando squilibri nel metabolismo di calcio...

Attorno al paziente stomizzato una rete di professionisti e professionalità

ERAS è l’acronimo di Enhanced Recovery After Surgery e vuol dire “miglior recupero post intervento chirurgico”. Di questo approccio innovativo e multidisciplinare del paziente sottoposto...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui