Care Management Program, meno decessi, riduzione delle ospedalizzazioni urgenti, riduzione del costo di gestione dei pazienti e contenimento della spesa sanitaria.
di Paolo Angeli e Carmine Gambino
I pazienti affetti da cirrosi epatica rappresentano una popolazione fragile e ad elevato rischio di sviluppare complicanze quali ascite, sanguinamenti gastrointestinali, encefalopatia epatica ed infezioni batteriche. La disabilità e le ripetute ospedalizzazioni che ne derivano producono un alto grado di impegno del sistema sanitario.
Da ormai oltre un decennio, presso l’U.O.C. di Medicina Interna ad indirizzo Epatologico (UIMH) dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, la presa in carico ambulatoriale dei pazienti affetti da cirrosi epatica è attuata tramite il “Care Management Program”, un modello gestionale di caregiving cui prendono parte numerose figure professionali, tra cui medici con alta professionalità in campo epatologico, medici in formazione specialistica, personale infermieristico dedicato.
Durante le ore di permanenza presso la struttura sanitaria, generalmente da 4 a 6, i pazienti sono sottoposti a esami laboratoristici e strumentali (ecografia epatica, elastometria epatica, endoscopia digestiva) in tempo reale.
Sulla base dei risultati di tali accertamenti, vengono pianificati, nel corso di una visita specialistica, eventuali accertamenti diagnostici di secondo livello e i provvedimenti terapeutici necessari. Viene infine programmato e pianificato il follow-up stabilendo già la data e il programma relativi al successivo controllo.
Il “Care Management Program” prevede anche la possibilità di eseguire procedure invasive a scopo diagnostico o terapeutico (paracentesi evacuativa, biopsia epatica, legatura delle varici esofagee, trasfusioni di sangue) dal momento che una delle sue articolazioni comprende il regime di “day hospital”. Un altro punto fondamentale del modello gestionale è il coinvolgimento attivo e in tempo reale del medico di medicina generale, nel percorso assistenziale del proprio assistito.
L’attuazione del “Care Management Program” ha senza dubbio massimizzato il valore del contributo dello specialista epatologo nella gestione ambulatoriale del paziente con cirrosi epatica.
Quando è stato confrontato in uno studio prospettico con il modello gestionale tradizionale, basato sull’intervento del medico specialista richiesto “on demand” dal medico di medicina generale, il “Care Management Program” si è dimostrato infatti in grado di ridurre la mortalità ad un anno di oltre il 20%, in particolare quella legata a cause inerenti la progressione della malattia di fegato. Inoltre, ha determinato una riduzione delle ospedalizzazioni urgenti di oltre il 50%.
Tutto ciò ha contribuito alla riduzione di circa il 50% del costo di gestione complessiva per paziente al mese, evidenziandone i vantaggi anche in termini di contenimento della spesa sanitaria.
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