Attraverso la telemedicina il paziente è seguito molto più da vicino di un tempo, e questa è una grande opportunità ed è la prima volta nella storia della medicina che si può avere una grande disponibilità di dati che consentono di stare molto più vicini di un tempo ai nostri pazienti.
Salvatore Amato, Presidente Ordine dei Medici di Palermo ha sottolineato che “l’utilizzo di tecnologie e con esse la telemedicina, non è solo un bisogno ma un dovere di chi le deve utilizzare per migliorare l’assistenza alle persone, ma ci sono dei problemi e dei quesiti importanti ai quali è necessario dare risposte.
“Di fronte alla telemedicina, bastano le tecnologie a soddisfare i bisogni della persona? Chi gestirà le informazioni, seppur l’intelligenza artificiale sicuramente darà una mano? E la formazione rispetto all’utilizzo di queste strumentazioni? Chi sarà il driver di queste strumentazioni? E la reale mancanza di personale?” domanda Salvatore Amato.
Sul tema della telemedicina c’è un altro aspetto su cui riflettere e riguarda le diseguaglianze di salute, che aumenteranno nei prossimi anni tra il meridione e le altre regioni.
“Su questo deve essere fatta una profonda riflessione. Ben vengano le attrezzature, le case della comunità e quanto è previsto dal PNRR, ma se non si fa una analisi attenta, i soldi del PNRR saranno spesi malissimo. E su questo invito i decisori politici che stanno al centro e alla periferia di rendersene conto. Dobbiamo restare vigili su queste situazioni”.
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