Secondo l’analisi condotta dall’Aifa, dopo un periodo di stabilità, la spesa complessiva per farmaci da parte del servizio sanitario è esplosa, nel 2022 ha superato i 21,4 miliardi di euro al netto del payback, registrando una crescita di oltre il 6% rispetto all’anno precedente.
La crescita della spesa per i farmaci a carico degli italiani è in continua ascesa, ha toccato l’anno scorso quota 8,4 miliardi di euro, con un aumento del 27% rispetto al 2014. È quanto emerge dal report sull’Andamento dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Questo aumento è avvenuto soprattutto nell’ultimo biennio, con incrementi annuali tra l’8% e il 9%, portando la spesa privata a superare il 28% della spesa sanitaria complessiva al netto del payback.
Secondo l’analisi condotta dall’Aifa, dopo un periodo di stabilità, la spesa complessiva per farmaci da parte del servizio sanitario è esplosa, nel 2022 ha superato i 21,4 miliardi di euro al netto del payback, registrando una crescita di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. Si osserva, inoltre, un divario sempre tra spesa complessiva e stanziamento, con un superamento delle risorse disponibili a livello nazionale dell’1,5%.
Un dato preoccupante riguarda la spesa ospedaliera, ossia gli acquisti diretti. Nel 2022, questa spesa è aumentata del 9,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 13,2 miliardi di euro. Si tratta di un valore quasi doppio rispetto al 2014, quando ammontava a 7,45 miliardi di euro. Complessivamente, la spesa per gli acquisti diretti rappresenta il 10,01% del fondo sanitario nazionale. Inoltre, anche lo scorso anno si è verificato uno sforamento dei tetti di spesa ospedaliera, un fenomeno che sembra essere diventato strutturale. Tale situazione richiede un intervento per ripianare il superamento dei tetti, affinché il meccanismo di controllo dei budget possa essere efficacemente applicato.
Nel 2022, c’è stato anche un aumento della spesa per i farmaci a carico del servizio sanitario nazionale distribuiti sul territorio (spesa convenzionata), che ha superato gli 8 miliardi di euro con un aumento del 1,44% rispetto all’anno precedente. Tale spesa rappresenta il 6,43% del fondo sanitario nazionale. Nonostante ciò, la spesa convenzionata rimane al di sotto dei tetti di spesa a livello nazionale, sebbene siano stati riscontrati sforamenti in alcune regioni come Lombardia, Campania, Basilicata, Abruzzo, Calabria, Puglia e Sardegna.
Questa tendenza alla crescita della spesa per i farmaci a carico dei cittadini italiani mette a dura prova la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. È necessario monitorare attentamente la spesa privata per valutarne l’appropriatezza e adottare strategie senza compromettere la qualità dell’assistenza erogata. Inoltre, è fondamentale garantire un’equa distribuzione dei farmaci sul territorio nazionale, evitando sforamenti dei tetti di spesa.
Sono fondamentali l’adozione di politiche di prevenzione e promozione della salute, nonché una maggiore attenzione alla prescrizione appropriata di farmaci, con l’obiettivo di contenere la spesa e garantire ai cittadini l’accesso ai farmaci di cui hanno effettivamente bisogno. Attraverso un’azione congiunta tra istituzioni, professionisti della salute e cittadini, sarà possibile affrontare questa sfida e garantire un sistema sanitario sostenibile equo per tutti.
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