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Al fianco dei pazienti: il ruolo delle associazioni nell’accesso alle terapie innovative

Viaggio alla scoperta delle nuove frontiere dell’onco‑ematologia. Dopo la campagna “Le Stelle di Natale dell’AIL”, Mondosanità pubblica l’intervento di Giuseppe Toro, presidente dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, dedicato alle CAR‑T



Prosegue il ciclo di approfondimenti dedicato alle terapie avanzate in onco‑ematologia, un ambito che negli ultimi anni ha visto progressi straordinari e un crescente interesse da parte di clinici, pazienti e istituzioni. Questa nuova puntata si inserisce nel solco delle iniziative promosse da AIL, Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, che ha appena concluso la campagna nazionale “Le Stelle di Natale dell’AIL”, appuntamento che da anni sostiene la ricerca e l’assistenza ai pazienti onco-ematologici. Siamo nel bel mezzo delle festività, tra Natale e Capodanno e i volontari dell’Associazione sono sempre presenti, continuano a offrire il loro supporto, rispondendo alle richieste dei malati e delle loro famiglie che provengono da ogni parte d’Italia e a volte anche dall’estero. Tutti i canali di contatto, sempre attivi, si possono consultare sul sito www.ail.it.

Accanto al sostegno socio‑assistenziale, la presidenza AIL porta avanti un intenso calendario di eventi divulgativi e formativi. Nei giorni precedenti alla campagna delle Stelle di Natale si sono svolti due appuntamenti di grande rilievo: il convegno nazionale “Curare è prendersi cura. Alimentazione, benessere e stili di vita”, organizzato a Roma, e la campagna informativa “CAR‑T, il futuro è già qui”, tenutasi a Firenze. In quest’ultima occasione, nell’aula magna del dipartimento universitario di Careggi, AIL ha riunito dieci relatrici e relatori di alto profilo per fare il punto sulle terapie CAR‑T. Mondosanità rende ora disponibili i contenuti di quell’evento attraverso una pubblicazione a puntate. In questa uscita proponiamo la lezione di Giuseppe Toro, Presidente nazionale AIL.

CAR‑T, un viaggio nel futuro della medicina

L’arrivo delle terapie CAR‑T in Italia è stato atteso a lungo e, quando finalmente sono diventate disponibili, hanno generato un’ondata di aspettative e interrogativi tra medici e pazienti affetti da tumori del sangue. Giuseppe Toro ricorda come AIL abbia percepito fin da subito la necessità di affiancare questo progresso scientifico con un’informazione chiara e affidabile. “Dal confronto quotidiano con pazienti, volontari ed ematologi – spiega – è nata l’idea di una campagna itinerante e online dedicata alle CAR‑T, con l’obiettivo di fare educazione su queste terapie”.

La prima edizione della campagna “CAR‑T, destinazione futuro” ha attraversato dieci regioni italiane con undici tappe da nord a sud, grazie al sostegno delle sezioni provinciali AIL. Un percorso che ha permesso di incontrare centinaia di pazienti e caregiver, offrendo strumenti per comprendere una terapia tanto innovativa quanto complessa. “Siamo consapevoli che il viaggio nel futuro delle CAR‑T continua – sottolinea Toro – ed è per questo che abbiamo deciso di proseguire con una seconda edizione, partita da Milano lo scorso novembre”.

Le CAR‑T rappresentano infatti la prima terapia genica contro il cancro e si basano su un principio rivoluzionario: utilizzare i linfociti T del paziente, modificarli tramite ingegneria genetica e reinfonderli per attaccare le cellule tumorali. Una terapia altamente personalizzata, disponibile oggi solo per alcuni tumori ematologici – leucemia linfoblastica acuta, specifici linfomi e mieloma multiplo – e solo per pazienti che rispondono a criteri clinici molto precisi.

Le potenzialità delle terapie avanzate, però, richiedono specialisti con competenze elevate e un’organizzazione rigorosa. “Le CAR‑T possono dare luogo a effetti collaterali anche severi – ricorda Toro – inconvenienti che devono essere gestiti da team multidisciplinari all’interno dei Centri autorizzati”. Nonostante queste complessità, i risultati clinici sono straordinari: abbiamo visto pazienti che non rispondevano più a nessuna terapia convenzionale, e molti di loro hanno ottenuto remissioni impensabili fino a pochi anni fa.

Il presidente AIL non nasconde che restano sfide aperte, sia per la ricerca sia per la pratica clinica. Ma proprio per questo l’Associazione intende continuare a investire nella divulgazione: “Vogliamo promuovere un’informazione esaustiva e corretta, che aiuti pazienti e medici a orientarsi verso le scelte terapeutiche più sicure ed efficaci”.

Le risorse del volontariato

Da oltre cinquant’anni AIL è un punto di riferimento per i pazienti onco – ematologici e le loro famiglie. Un ruolo costruito sulla credibilità, sulla trasparenza e su una presenza capillare garantita da 17.000 volontari attivi in tutta Italia. “La voce dell’Associazione è ascoltata perché autorevole e veritiera” afferma Giuseppe Toro, ricordando come AIL sostenga la ricerca scientifica per offrire ai malati le migliori cure possibili.

L’Associazione non si limita a informare: accompagna concretamente i pazienti durante il percorso terapeutico, anche quando si tratta di terapie complesse come le CAR‑T. Le Case alloggio AIL, le cure domiciliari, il supporto psicologico e i servizi gratuiti per pazienti e caregiver rappresentano un sostegno fondamentale nei momenti più delicati. “Possiamo contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti durante e dopo il trattamento con CAR‑T – sottolinea Toro – grazie all’accoglienza nelle Case alloggio e all’impegno instancabile dei nostri volontari”.

Il dialogo costante con i Centri Ematologici italiani, con il territorio e con le istituzioni completa un modello di assistenza che unisce solidarietà, competenza e visione. “Rinnoviamo con sempre maggiore vigore il nostro impegno nell’assistenza, nel supporto psicologico e nella collaborazione con tutti gli attori coinvolti” conclude il presidente AIL.

Il viaggio nel futuro delle CAR‑T intrapreso da Mondosanità non si ferma, andremo avanti giorno dopo giorno fino all’Epifania accompagnando come per mano i nostri lettori in questo lungo racconto, proprio come AIL si sta prodigando, senza fermarsi nel periodo delle festività, sempre fianco a fianco con i pazienti, con la convinzione che informazione, accoglienza e ricerca siano le chiavi per trasformare una rivoluzione scientifica in una reale opportunità di cura.

(4.continua – la prossima uscita è in programma il 2 gennaio)

Link alle puntate precedenti:

CAR‑T, il futuro è già qui. La prolusione di Alessandro Maria Vannucchi

La ricerca traslazionale entra nel vivo. Lezione di Francesco Annunziato

Dagli anticorpi monoclonali alle terapie cellulari, di Monica Bocchia

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