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Alcol, bullismo, disturbi del comportamento: L’Ordine dei medici di Napoli entra nelle scuole

Alcol, bullismo e disturbi alimentari. Nasce un progetto dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Napoli e province con le scuole per affrontare questi temi direttamente con i ragazzi. Il presidente Bruno Zuccarelli: «Puntiamo ad un’educazione tra pari del tutto innovativa».

Il 44.2 per cento dei bambini napoletani tra i 7 e i 9 anni è obeso o sovrappeso. Il 20 per cento tra gli 11 e i 17 anni consuma bevande alcoliche, soprattutto nel fine settimana o in compagnia e l’1 per cento di questa fascia d’età ha avuto almeno un’intossicazione acuta da alcol. 

Poi ci sono i dati sul bullismo e cyberbullismo, con oltre 1.000 casi dichiarati in Campania da gennaio 2022, che appaiono come la punta di un enorme iceberg sommerso. 

E non è meno preoccupante il fenomeno dei disturbi alimentari: ogni anno in regione Campania si registrano nella popolazione femminile circa 240 nuovi casi di anoressia nervosa e 360 nuovi casi di bulimia nervosa. Tra i maschi i nuovi casi di anoressia nervosa e di bulimia nervosa sono, rispettivamente, 23 e 10 – 15 ogni anno. Inoltre i medici di Napoli denunciano che tra i giovanissimi il 20 per cento ha un disturbo dell’alimentazione o un disturbo borderline di personalità e dopo la pandemia si è arrivati al 30 per cento circa. 

Questo il preoccupante quadro dal quale nasce il progetto pilota “La Salute passa attraverso le immagini: infanzia, famiglia e scuola: un nuovo modello per divulgare la salute”, ideato dalla Commissione infanzia, famiglia e Scuola dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli costituita da 14 medici (tra cui i consiglieri dell’Ordine Rossella Santoro e Aniello Pietropaolo) e coordinata dalla dottoressa Raffaella De Franchis. 

PROGETTO PILOTA

Il progetto pilota, presentato nel novembre scorso all’Ordine dei Medici di Napoli, coinvolge inizialmente tre scuole cittadine: l’Istituto Cavalcanti, il Liceo Giambattista Vico e il Liceo Labriola e prevede una serie di lezioni in classe, tenute dai medici, odontoiatri e da referenti di Cittadinanza Attiva, proprio su temi di grande impatto quali dipendenza da alcol, da fumo e da sostanze stupefacenti. Ma anche obesità, anoressia e bulimia, bullismo, cyberbullismo e salute orale. Alla fine del percorso didattico, gli alunni diventeranno protagonisti e saranno chiamati a realizzare vere e proprie campagne informative e di sensibilizzazione sugli argomenti appresi. «Utilizzando questa modalità – spiega il presidente Bruno Zuccarelli – i messaggi educativi ricevuti dai ragazzi verranno amplificati a cascata attraverso il loro stesso linguaggio e si realizzerà così un’educazione tra pari del tutto innovativa. Tutti gli elaborati prodotti verranno presentati nel mese di maggio presso il nostro Ordine e i tre che saranno considerati i più originali ed efficaci riceveranno un riconoscimento». Il progetto pilota è proposto in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, coordinato dalla dottoressa Luisa Franzese, e con Cittadinanza Attiva Campania, presieduta da Lorenzo Latella. Ospite d’eccezione in occasione della presentazione del progetto è stato Ettore Acerra, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Campania.

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