Un piccolo miglioramento del fitness cardiorespiratorio, pari al 3%, riduce il rischio di sviluppare il cancro alla prostata del 35%, indipendentemente dalla forma fisica di partenza
Aumentando di poco l’attività fisica di tipo “cardio” si può ridurre di tanto il rischio di tumore della prostata. Secondo i calcoli degli autori di uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine il rapporto è il seguente: un miglioramento del 3 per cento del fitness cardiorespiratorio (CRF) comporta una riduzione del 35 per cento di sviluppare il cancro più diffuso nella popolazione maschile. La nuova ricerca suggerisce quindi che, indipendentemente dal livello di partenza, allenarsi di più allontana le probabilità di ammalarsi. È importante però che gli esercizi facciano battere il cuore più velocemente. L’effetto protettivo si ottiene con il nuoto, la camminata a passo sostenuto, la corsa, ma anche salendo le scale. I ricercatori hanno selezionato da un database che conteneva i dati di oltre 181mila uomini le informazioni sull’attività fisica e l’indice di massa corporea di 57.600 uomini che si erano sottoposti ad almeno due test per la valutazione del fitness cardiorespiratorio in due momenti differenti della loro vita.