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Cancro, la ricerca come valore universale. Sessant’anni AIRC celebrati al Quirinale

Tradizionale appuntamento con “I Giorni della Ricerca”, il presidente Sergio Mattarella ha richiamato l’urgenza di assicurare investimenti stabili in campo scientifico. Fondazione AIRC conferma il suo ruolo guida per sostenere i progressi in oncologia

La ricerca scientifica non è solo motore di progresso, ma un segno indelebile di civiltà. In un’epoca attraversata da conflitti, disuguaglianze e crisi sistemiche, investire nella scienza significa promuovere la collaborazione, la pace e la tutela della vita. È questo il messaggio che ha attraversato l’apertura ufficiale de “I Giorni della Ricerca” di Fondazione AIRC, celebrata al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei ministri Orazio Schillaci e Annamaria Bernini, e di numerosi protagonisti del mondo scientifico e istituzionale.

La cerimonia, che coincide con il sessantesimo anniversario della Fondazione AIRC, ha offerto l’occasione per riflettere sui risultati ottenuti e sulle scommesse ancora aperte nella battaglia contro il cancro. Un momento di bilancio e di rilancio, nell’occasione il Presidente Mattarella ha acceso i riflettori sul Servizio Sanitario Nazionale, evidenziando come le attuali difficoltà rappresentino “un ostacolo”.

Palazzo del Quirinale, 27/10/2025, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”
(Il Mandato)

“Alla base, come dovere delle istituzioni e nelle attese degli italiani, si colloca il diritto alla salute che la nostra Costituzione definisce diritto universale”, ha affermato il Capo dello Stato. “Le innovazioni che recano giovamento alla vita delle persone devono avere una positiva ricaduta sul sistema sanitario nel suo insieme, alle prese con l’invecchiamento della popolazione, con i prezzi dei farmaci salvavita, con le carenze di personale medico e infermieristico”. Sergio Mattarella ha poi lamentato quello che definisce il “paradosso” contemporaneo: mentre la scienza compie progressi straordinari, si diffondono teorie antiscientifiche che alimentano sfiducia e autolesionismo. “La scienza è la strada maestra da seguire,” ha ribadito, invitando a non disperdere il patrimonio di ricerca costruito anche grazie agli investimenti del PNRR. “La ricerca è frutto e insieme veicolo di collaborazione, di pace, è un valore universale che non ammette frontiere”. A testimonianza della portata dei risultati ottenuti, il Presidente ha ricordato che oggi milioni di persone vivono dopo una diagnosi di cancro, con numeri che “inducono alla commozione”. Ma la ricerca ha bisogno di continuità e visione. “Investire in ricerca è una responsabilità di medio e lungo termine”, ha sottolineato.

Palazzo del Quirinale, 27/10/2025, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”
(Il Mandato)


Andrea Sironi, presidente di Fondazione AIRC, ha delineato da parte sua il profilo di un impegno costante e concreto: “In 60 anni, AIRC ha destinato oltre 2,5 miliardi di euro alla ricerca competitiva contro il cancro. Solo nel 2025, oltre 141 milioni sono andati a favore di più di cinquemila ricercatori, prevalentemente attivi in istituzioni pubbliche”. Da qui l’appello affinché venga confermato l’innalzamento dell’ammontare garantito alle Onlus dal 5 per mille, previsto nella manovra.

Il ministro Orazio Schillaci ha ribadito che “l’impegno contro il cancro è per la nostra nazione una assoluta priorità,” sottolineando come “ogni euro ben speso in ricerca può evitare sprechi ed ospedalizzazioni inappropriate.” Ma ha anche evidenziato le disparità territoriali: “Esistono divari non solo tra Nord e Sud, ma anche tra città e periferie. Siamo determinati a colmare i divari infrastrutturali”. A dare ulteriore impulso alla ricerca arriva l’istituzione di un Fondo unico per la ricerca con fondi strutturali, annunciata dal ministro Annamaria Bernini. “Si tratta di una grande svolta,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di una governance stabile e lungimirante.

La direttrice scientifica di Fondazione AIRC, Anna Mondino, ha ricordato che “la lotta contro il cancro rimane oggi una delle sfide più complesse del nostro tempo.” Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, entro il 2050 il numero di nuove diagnosi annuali passerà da 20 a 35 milioni, mentre i decessi aumenteranno da 9,75 a 18,5 milioni. “La ricerca ha bisogno di un orizzonte a medio e lungo termine e di investimenti costanti”, ha ribadito Anna Mondino. Tra il 2016 e il 2023, in Italia sono stati erogati 2,4 miliardi per la ricerca oncologica, di cui oltre 973 milioni stanziati da AIRC, che si conferma la principale fonte di finanziamento per la ricerca oncologica competitiva nel Paese. Nel sessantesimo anniversario della Fondazione è doveroso sintetizzare i più recenti traguardi raggiunti: “Abbiamo contribuito a disegnare nuove terapie basate sul sistema immunitario, come le cellule Car-T e Car-NK, geneticamente istruite a riconoscere il tumore, o alla diagnosi e terapia guidata da anticorpi, talvolta capaci di sostituire la chemioterapia, o ai vaccini”. “La sfida oggi non è solo scientifica: è anche culturale, sociale e politica”.

Palazzo del Quirinale, 27/10/2025, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”
(Il Mandato)


Nel corso della cerimonia al Quirinale è stato riservato uno spazio, come di consueto, ai riconoscimenti, alle premiazioni. Quest’anno sul podio, accanto a medici, ricercatori e volontari, anche gli studenti di un istituto superiore. Il Capo dello Stato, si legge nella pagina web del Quirinale dedicata all’evento, ha consegnato il Premio AIRC “Credere nella Ricerca” ai rappresentanti della Fondazione Cassa Depositi e Prestiti “per aver scelto, con fiducia e continuità, di affidare ad AIRC il processo di valutazione scientifica dei progetti da finanziare” e per aver dimostrato un impegno concreto e lungimirante a sostegno della ricerca in oncologia; alla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per lo straordinario contributo alla nascita e allo sviluppo della ricerca in Italia; al Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda per aver partecipato al progetto AIRC nelle scuole con passione e continuità; a Donatella Hartmann per il suo esempio di altruismo che si è tradotto nel finanziamento di tre borse di studio per giovani ricercatori e di un innovativo microscopio presso IFOM, l’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione AIRC; a Nadia Fanchini e Sabrina Fanchini per aver saputo trasformare il dolore in speranza, raccogliendo l’eredità della sorella Elena, ambassador AIRC prematuramente scomparsa, rafforzando l’impegno a sostegno della ricerca, coinvolgendo gli appassionati di sci e i campioni del Circo Bianco in una mobilitazione corale. Il Premio scientifico biennale AIRC “Beppe Della Porta” è stato tributato a Renato Ostuni, Professore Associato di Istologia Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, per il costante impegno e gli straordinari risultati raggiunti nell’identificare nuovi meccanismi cellulari e molecolari alla base dell’infiammazione e per aver applicato approcci tecnologici avanzati alla definizione di possibili bersagli terapeutici nel microambiente tumorale.

“I Giorni della Ricerca” è una manifestazione che andrà avanti, quest’anno, fino al 16 novembre. Gli obiettivi sono noti: sensibilizzare il pubblico sull’importanza della ricerca, raccontare i risultati ottenuti, raccogliere fondi per sostenere oltre 770 progetti in corso, dare visibilità alla comunità AIRC, costituita da volontari, sostenitori e scienziati, idealmente rappresentata quest’anno da tre volti emblematici: Dalila (donazioni), Massimo (la testimonianza dei pazienti) ed Elisa (ricercatrice e volontaria). Iniziative e canali coinvolti: le trasmissioni RAI dedicate alla ricerca e alla raccolta fondi, la campagna mediatica nazionale con spot, interviste e testimonianze, il coinvolgimento della Serie A e della Nazionale di calcio, con messaggi e visibilità durante le partite, eventi locali e regionali, come mostre, incontri con ricercatori e attività nelle scuole (tutte le info ufficiali alla pagina web igiornidellaricerca.airc.it). “I Giorni della Ricerca” si confermano così non solo come celebrazione dei successi, costituiscono un momento di riflessione sul futuro della scienza e della salute. Un futuro che passa dalla capacità di investire, di includere, di credere nel sapere come bene comune. Perché, come ha ricordato il Presidente Mattarella, “la ricerca è un valore universale che non ammette frontiere”.

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