Diabete, cancro e malattia di Alzheimer, questi i tre argomenti della nuova puntata.
Diabete, cancro e malattia di Alzheimer, tre malattie dal forte impatto, non soltanto sulla salute delle persone che ne vengono colpite, ma anche sul piano della sostenibilità del servizio sanitario nazionale. Tre patologie che continuano a mietere vittime.
Basti pensare al diabete, che è stata definita una pandemia silenziosa. Il diabete registra oltre 3.2 milioni di pazienti in Italia ma con stime attendibili di circa 5 milioni di pazienti perché una parte di loro non sanno di essere malati. I costi stimati sono di oltre 9 miliardi per il sistema sanitario nazionale, la spesa pro-capite per paziente è più che doppia verso un non malato di pari età. Mentre sono 73 i decessi ogni giorno.
Il diabete si può prevenire: basta seguire uno stile di vita sano. Fare attività fisica, anche moderata, basta infatti anche una passeggiata di 30 minuti circa al giorno per ridurre il rischio e seguire una sana alimentazione sono i capisaldi della prevenzione di questa malattia.
Le innovazioni tecnologiche recenti hanno fornito strumenti in grado di cambiare l’evoluzione e il controllo del diabete restituendo una qualità di vita decisamente semplificata e migliorata per i malati che ne hanno avuto accesso.
Novità importanti arrivano anche dal mondo cancro: nuove terapie e la ricerca va avanti, ma non bisogna dimenticare che il Covid ha evidenziato le fragilità dell’oncologia nazionale che ora chiede di rinnovarsi oltre che un piano nazionale, mentre i pazienti chiedono di non essere dimenticati. In Italia convivono con il cancro 3.600.000 cittadini (il 6% della popolazione italiana bambini compresi).
La demenza è definita una epidemia silente. La forma più frequente è la malattia di Alzheimer che rappresenta il 50-60% di tutte le demenze.
Questa malattia ha due volti: il viso rassegnato del malato e quello del familiare che non trova pace, che chiede aiuto, che si prende cura di un proprio caro affetto da questa terribile malattia. Alla lunga, purtroppo, è proprio il familiare (o caregiver) ad avere bisogno di aiuto.
Ad oggi non esiste cura per fermare, né a maggior ragione per far regredire la malattia, e il trattamento è solo sintomatico. Per questo la messa a punto di nuovi farmaci per la demenza di Alzheimer è oggi il campo più importante di ricerca.