Il diabete è considerato una vera e propria epidemia: prima causa di cecità, prima causa di amputazione degli arti inferiori, seconda causa di insufficienza renale fino alla dialisi o al trapianto, concausa di almeno il 50% degli infarti e degli ictus. I numeri in proiezione sono ancor più preoccupanti: l’International Diabetes Federation (IDF) indica che entro il 2045 arriverà a colpire 700 milioni. Diventa quindi fondamentale giocare d’anticipo per i pazienti affetti da diabete, prevenendo le complicanze grazie al monitoraggio in continuo della glicemia.
In Italia almeno 700 mila persone sono in trattamento insulinico ma l’utilizzo dei sensori (integrati o meno a microinfusore) è inferiore al 50% dei pazienti in quasi tutte le Regioni. Impatto della malattia socio-economico e di nuove tecnologie che permettono un migliore controllo della malattia: di questi temi si è parlato durante il convegno organizzato da Motore Sanità dal titolo “L’importanza del controllo glicemico nella Cronicità Diabete. Lo scenario di Regione Toscana”, grazie al contributo non condizionato di Abbott.
La politica è parte attiva di questa sfida. Come dimostra Andrea Vannucci, consigliere regionale e membro della Commissione Salute del Consiglio Regionale della Toscana, che abbiamo ascoltato ai microfoni di Mondosanità.