L’Echovirus 11 sarebbe responsabile di infezioni serie. In base ai dati disponibili, tuttavia, il rischio per la salute pubblica per la popolazione generale resta basso
In aumento i casi l’infezione da enterovirus, Echovirus 11 (E-11). Dopo l’alert del maggio scorso che riguardava però solo la Francia, l’Ufficio regionale dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) in Europa riferisce del diffondersi di nuovi casi in altri Stati membri.
Al 26 giugno scorso, Croazia, Italia, Spagna, Svezia e Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord hanno riportato casi di infezione da E-11 confermati nei neonati. Ulteriori indagini e risposte di sanità pubblica sono in corso in ciascuno di questi Stati membri. «Sulla base delle informazioni limitate disponibili, l’Oms valuta che il rischio per la salute pubblica per la popolazione generale sia basso, mentre continuiamo a incoraggiare i paesi a monitorare e riferire sui casi», si legge nel comunicato dell’Oms.
Non è disponibile alcuna terapia antivirale specifica per l’infezione da Echovirus e il trattamento si concentra sulla prevenzione delle complicanze.