Con l’attivazione della Rete Oncologica della Regione Campania è stato attivato il PDTA dell’epatocarcinoma ed è in via di definizione una mappa regionale delle strutture abilitate ai diversi trattamenti.
Le stime riferite all’incidenza nazionale sulle persone colpite da cirrosi epatica fanno presupporre che in Regione Campania queste siano circa 17.000. A fronte di questi numeri, l’impatto in termini di mortalità di questa malattia cronica multifattoriale, molto spesso sottovalutata a tutti i livelli, è molto pesante: 170.000 decessi in Europa ogni anno, 10.000-15.000 solo in Italia, circa 1.800 decessi per cirrosi epatica e/o tumore al fegato in Campania (ogni giorno muoiono 5 persone).
Questi numeri palesano una prevalenza di malattia ben diversa rispetto alla media nazionale; epatocarcinoma e trapianto di fegato contribuiscono in Campania al forte saldo negativo per migrazione sanitaria.
Ma andiamo per gradi.
In Campania l’epatocarcinoma rappresenta il quinto tumore nei maschi per incidenza – rappresentando il 4,6% di tutti i tumori maschili – e il sesto nelle donne – rappresenta il 2,9 % dei tumori femminili.
Relativamente alla mortalità questo tumore nei maschi è il terzo, dopo il tumore del polmone e del colon retto, con il 9,2% dei decessi per cancro, e il quarto nelle donne con il 7,6% dei decessi.
L’epatocarcinoma è uno dei due tumori nei maschi, insieme a quello polmonare, e l’unico nelle donne, per il quale la Regione Campania presenta tassi di incidenza più alti rispetto ai corrispettivi tassi del POOL dei Registri Tumori Italiani: nei maschi 38,9 per 100.000 abitanti contro il 31,6 nazionale, e nelle donne il 14,1 per 100.000 abitanti contro il 10 a livello nazionale.
In Campania la stima al 2020 di epatocarcinoma è di circa 1.099 nuovi casi annui, di cui 725 maschi e 374 donne, con un rapporto di circa 2 a 1.
La mortalità presenta un tasso standardizzato del 33,2 per 100.000 abitanti nei maschi e del 14,1 nelle donne. I trend, sia di incidenza che di mortalità, evidenziano un decremento annuo significativo, sia nei maschi che nelle donne; infatti, l’incidenza evidenzia una variazione percentuale annuale (APC) di -5,7% annua nei maschi e di –4,6% nelle donne, mentre la mortalità mostra una APC di -6,9% annua nei maschi e –3,7% nelle donne.
Tutt’ora la gestione chirurgica dell’epatocarcinoma, relativa ai pazienti residenti in Campania, è caratterizzata da una significativa migrazione extraregionale. Nel triennio 2016/2018 il 40,2% degli interventi chirurgici per epatocarcinoma (esclusi i trapianti epatici) è stato realizzato in strutture extraregionali. Il grave paradosso è che tali strutture non sono solo le poche di riconosciuto rilievo nazionale, bensì anche numerose strutture periferiche non caratterizzate da riconosciuta expertise specifica.
Con l’attivazione della Rete Oncologica della Regione Campania è stato attivato, tra gli altri, anche il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) specifico ed è in via di definizione una mappa regionale delle strutture abilitate ai diversi trattamenti per l’epatocarcinoma.
Parallelamente andrebbe attivato e formalizzato un PDTA per la gestione dei pazienti con epatite cronica e cirrosi epatica.
Le volete sfogliare il numero dedicato alla cirrosi epatica, seguite questo link.