In occasione della Giornata Europea della Sordocecità, la Lega del Filo d’Oro rinnova l’impegno per un mondo accessibile, dove vivere con dignità senza barriere
C’era una volta un Filo d’Oro, un legame prezioso, per quanto sottile, tra chi vive nel buio e nel silenzio e chi, ogni giorno, si adopera per accendere luci e suoni nel loro cammino. Da oltre sessant’anni, questo filo attraversa l’Italia, tessuto con pazienza e amore dalla Lega del Filo d’Oro, che da sempre accompagna le persone sordocieche e con disabilità complesse verso una vita più libera e luminosa. Nella ricorrenza dedicata a loro, il 22 ottobre, Giornata Europea della Sordocecità, la Fondazione Lega del Filo d’Oro riaccende l’attenzione su una condizione tanto rara quanto profonda, che tocca oltre un milione e quattrocentomila persone in Europa. È una disabilità unica, che richiede risposte altrettanto uniche, fatte di ascolto, di presenza, di scelte coraggiose.
“In questa Giornata così importante, vogliamo ribadire l’urgenza di costruire un’Italia e un’Europa davvero accessibili”, dichiara Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione. “La recente entrata in vigore dell’Accessibility Act europeo rappresenta un’occasione di riflessione e di azione concreta sui temi dell’accessibilità, che per noi persone sordocieche significa diritto alla mobilità, alla comunicazione e all’informazione: diritti fondamentali per poter studiare, lavorare, partecipare alla vita culturale, sportiva e sociale. La tecnologia offre nuove e affascinanti opportunità, ma anche barriere sempre più complesse: per questo è necessario ricordare che l’accessibilità non è solo questione di strumenti, ma di scelte umane e politiche. Ora che questa direttiva europea è diventata vincolante, dobbiamo lavorare insieme per costruire un Paese realmente accessibile”.
Nel grande libro delle leggi, una pagina importante è stata scritta nel marzo 2024, quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl “Semplificazioni-bis”, che attende ora il sigillo definitivo del Parlamento. Se approvato, questo testo estenderà il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni combinate di vista e udito, senza limiti di età, aprendo le porte a un futuro più giusto e inclusivo. Quel “filo d’oro” che tutti conoscono anche se rappresenta la connessione tra chi non vede e non sente e il resto della società: un tessuto fatto di comunicazione, relazioni, affetto, competenze e strumenti riabilitativi. È un’immagine poetica e potente, che esprime il desiderio di inclusione, autonomia e dignità per le persone con disabilità sensoriali complesse.
“Il pieno riconoscimento dell’identità delle persone sordocieche passa, prima di tutto, attraverso la piena attuazione e il rafforzamento della Legge 107/2010”, sottolinea Mercurio. “Non possiamo più attendere: questa norma deve diventare finalmente uno strumento concreto di tutela e di inclusione reale. Ma la Legge 107 non è l’unico tassello: serve garantire dignità e professionalità alle guide-interpreti, riconoscendo LIS, LIST e tutti i sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa, e al contempo aggiornare la legge sull’accessibilità dei servizi pubblici estendendola anche ai privati. Solo adottando queste misure sarà veramente possibile, per una persona sordocieca, vivere in un’Italia, e in una Unione Europea, pienamente accessibili”.
Nel regno della quotidianità, dove ogni gesto può diventare magia, la Fondazione partecipa a progetti che trasformano il vivere in arte. Tra questi, “Taste of Independence” è una fiaba moderna che si svolge in Italia, Paesi Bassi, Francia e Irlanda, e che terminerà nel 2027. Il progetto, dedicato agli adulti con disabilità multiple e disturbi visivi, usa la cucina come strumento di autonomia e inclusione. Nei club di cucina che nasceranno, ogni ricetta sarà un incantesimo di indipendenza, ogni ingrediente un passo verso la libertà.
La Lega del Filo d’Oro non è solo una Fondazione: è una lanterna accesa nel buio, una mano che guida, un cuore che ascolta. In questa giornata speciale, il messaggio è chiaro: nessuno deve restare indietro. Perché anche chi vive nel silenzio e nell’ombra ha diritto a un mondo fatto di colori, di parole, di possibilità. E quel Filo d’Oro, che da sessant’anni unisce sogni e realtà, continua a tessere il futuro.





