Si è svolto questa mattina, presso la Cascina Triulza all’interno del distretto MIND – Milano Innovation District, l’evento “Health Data Revolution”, organizzato e presentato da Federated Innovation @MIND e Motore Sanità, in collaborazione con Bracco e CDI – Centro Diagnostico Italiano.

L’iniziativa ha rappresentato un fondamentale momento di confronto tra istituzioni, mondo della ricerca, imprese e stakeholder del settore sanitario, ponendosi l’obiettivo di approfondire i temi cruciali legati all’innovazione, alla sostenibilità e all’evoluzione dei modelli di cura nel panorama italiano.
L’appuntamento ha visto la partecipazione e il contributo di Bracco e del CDI, realtà leader che da anni investono nello sviluppo di soluzioni diagnostiche avanzate e nella promozione di un ecosistema sanitario fondato su prevenzione, ricerca, tecnologia e valore per il paziente.
Fabrizio Grillo, Presidente di Federated Innovation @MIND, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione come leva strategica per il futuro del settore: “Il futuro digitale della sanità italiana non è un’idea, è un cantiere vivo che ha finalmente una direzione chiara. Un futuro fatto di dati che lavorano per noi, di diagnosi precoci e percorsi clinici costruiti sulle persone. Per questo abbiamo riunito visione nazionale, europea e regionale, perché solo se i tre livelli dialogano il cambiamento diventa possibile. La trasformazione passa da etica e governance dei dati, da ricerca accelerata e da un’innovazione industriale capace di generare soluzioni reali. E qui a MIND vediamo già i primi risultati: piattaforme universitarie, big data, digital twin, nuovi spazi di interoperabilità. Progettare questo futuro significa creare un ecosistema di dati sicuro e condiviso, rendere la telemedicina struttura stabile del sistema e riportare davvero il cittadino al centro. Un cittadino che accede ai propri dati, controlla chi li usa, riceve percorsi personalizzati e servizi che funzionano. È un cambio di paradigma che richiede coraggio e governance, e che si costruisce passo dopo passo”.

Una mattinata di visioni e prospettive
L’apertura ufficiale, affidata a Fabrizio Grillo (Federated Innovation @MIND) e a Monica Di Luca (Università degli Studi di Milano), ha subito messo al centro il valore del distretto MIND come ecosistema capace di connettere ricerca, industria e istituzioni. La cornice ideale, dunque, per discutere del potenziale trasformativo dei dati sanitari.
A seguire, la Sessione Introduttiva ha tracciato un panorama ampio e multilivello. La visione italiana è stata raccontata attraverso interventi istituzionali che hanno delineato direzioni chiare.
L’indirizzo governativo è stato presentato dal Senatore Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione: “Una vera rivoluzione tecnologica in sanità non si misura solo nelle “chine più moderne”, ma nel modo in cui cambiano le cure, l’organizzazione e le politiche sanitarie. In questa prospettiva, il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 diventa la porta di accesso ai dati per cittadini e professionisti, garantendo diritti, trasparenza e piena tracciabilità degli utilizzi. Parallelamente, l’Ecosistema dei dati sanitari consentirà il riuso sicuro e regolato delle informazioni per ricerca, innovazione e sviluppo industriale, in coerenza con lo Spazio europeo dei dati sanitari. Il lavoro del governo punta a tenere insieme i due valori dei dati – quello per le cure e quello per il riuso – costruendo un patto di fiducia informata tra persone, istituzioni e ricerca. L’uso evoluto dei dati permetterà di prevedere meglio l’andamento delle patologie, ridurre liste d’attesa e colli di bottiglia, ottimizzare le risorse e rafforzare la resilienza complessiva del sistema”.

La discussione si è poi ampliata alla dimensione europea, grazie al contributo di Fidelia Cascini, che ha illustrato lo sviluppo dello European Health Data Space e le sue implicazioni per tutti gli Stati membri.
La prospettiva legislativa e sociale è stata illustrata dall’On. Gian Antonio Girelli, Membro XII commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati, e Presidente Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Riduzione del Rischio: “Si può costruire un investimento che sempre di più sposta l’attenzione dalla semplice cura alla prevenzione della malattia. Lo si fa garantendo la privacy, la sicurezza e sensibilizzando i cittadini sull’importanza di mettere a disposizione i propri dati – spiega – al fine di salvaguardare se stessi e la salute della comunità in cui si vive. Facendosi carico della responsabilizzazione pubblica, non dobbiamo dimenticarci che le innovazioni, l’elaborazione dei dati, l’intelligenza artificiale e tutto quello che la tecnologia ci consegna sono strumenti per mantenere vivo l’obiettivo primario: una cura sempre umana che prende in carico la persona nella sua interezza. Mettere insieme queste prerogative e farlo in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale è la vera sfida”.

La dimensione operativa dell’applicazione del cambio di paradigma sul dato sanitario è stata poi spiegata da Giulio Siccardi di Agenas.
La mattina si è conclusa con un momento dedicato alle questioni etiche e legali, affidato ai professori Luca Marelli e Vincenzo Salvatore. Il tema della governance dei dati – tra tutela della privacy, consenso informato e responsabilità etica – è stato al centro del dibattito, a testimonianza della complessità e della delicatezza del percorso verso un uso pienamente consapevole e sicuro dei dati sanitari.
Ricerca, innovazione e casi concreti
La parte successiva della giornata ha dato spazio alla ricerca scientifica, mostrando come i dati sanitari stiano già oggi trasformando profondamente le discipline mediche e tecnologiche. Esperti come i docenti Andrea Giovagnoni, Emanuele Neri e Giulio Iannello hanno illustrato l’impatto concreto dell’Intelligenza Artificiale, dei big data e delle nuove tecnologie in ambito clinico e ingegneristico. Un contributo particolarmente significativo è arrivato da Luca Maria Sconfienza (Responsabile Unità Operativa di Radiologia Diagnostica e Interventistica IRCCS Ospedale Galeazzi), che ha condiviso un caso clinico reale, dimostrando come l’uso strutturato dei dati possa migliorare diagnosi e percorsi di cura.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla prospettiva industriale, con gli interventi di Roberta Fusco (Novartis) e Valeria Lovato (AstraZeneca), che hanno mostrato come i dati siano diventati un motore essenziale per la ricerca clinica e per la produzione di evidenze real-world.
Il contributo di Francesca Ieva (Politecnico di Milano) ha poi evidenziato l’avanzamento delle metodologie di Health Data Science, sempre più centrali per lo sviluppo di medicina di precisione e ricerca genomica.
La parte finale ha portato i riflettori sull’ecosistema MIND attraverso la presentazione di casi studio concreti: dalla piattaforma dati di UNIMI presentata da Ernesto Damiani, al progetto Health Big Data descritto da Paolo Locatelli, fino allo sviluppo del MIND Health Data Space illustrato da Paola Testori Coggi.
Un focus particolarmente innovativo è stato quello sul Virtual Human Digital Twin, presentato da Alessandro Maiocchi di Bracco, che ha mostrato come le simulazioni digitali possano rivoluzionare la clinica e la diagnostica.

L’evento ha riconfermato il valore della collaborazione multidisciplinare e il ruolo strategico di MIND come hub di riferimento per la sperimentazione di modelli sanitari innovativi, favorendo il dialogo tra pubblico e privato in un’ottica di una sanità sempre più integrata, digitale e orientata al futuro.





