I dati dal Giappone confermano l’intensità dell’ondata influenzale in arrivo, il clima sarà un fattore decisivo
Con l’arrivo dell’autunno, l’Italia si trova a dover fronteggiare una stagione influenzale che, secondo gli esperti, potrebbe rivelarsi particolarmente intensa. Le prime settimane di ottobre hanno già mostrato un incremento significativo delle infezioni respiratorie, un andamento che ricalca quello delle ultime due stagioni, entrambe caratterizzate da un elevato numero di casi e da una pressione crescente sui servizi sanitari.
A confermare le previsioni iniziali, basate sui dati provenienti dall’emisfero australe, arrivano ora anche le segnalazioni dal Giappone, dove si osserva una predominanza del virus influenzale A/H3N2, affiancato dal ceppo B/Victoria. Questi dati rafforzano l’ipotesi di una stagione influenzale pesante anche in Europa, con l’Italia già in fase di crescita dei contagi.
“Le previsioni iniziali sulla stagione, fatte sulla base delle informazioni provenienti dall’emisfero australe, già ci ponevano di fronte a una possibilità di grandi numeri di contagi da infezioni respiratorie in questo ormai prossimo inverno; e ora le conferme di una stagione influenzale pesante che ci arrivano anche dal Giappone, con una predominanza del virus A/H3N2 ma anche B/Victoria, non fanno che rinforzare la già pessimistica previsione”, ha scritto il professor Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano, nonché Direttore scientifico dell’Osservatorio Virusrespiratori.it..
Secondo Pregliasco, l’andamento climatico sarà un elemento chiave nel determinare la diffusione dei virus respiratori. “L’effettiva diffusione del virus influenzale, rispetto agli altri virus cugini, dipenderà anche molto dall’andamento delle temperature: se ci saranno continui sbalzi termici prevarranno i virus cugini, mentre se ci sarà un freddo intenso prolungato con un’elevata umidità prevarrà l’influenza vera e propria”.
In questo scenario, le misure di prevenzione tornano al centro dell’attenzione. L’uso della mascherina in ambienti chiusi, l’igiene delle mani e soprattutto la vaccinazione sono strumenti fondamentali per contenere la diffusione del virus e ridurre il rischio di complicanze, in particolare tra le fasce più vulnerabili della popolazione: bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con patologie croniche.
“Ricordiamo che in circolazione non c’è solo l’influenza”, sottolinea Pregliasco, “ma che tra i tanti virus respiratori da cui dovremmo proteggerci abbiamo anche il Covid-19 e il Virus Respiratorio Sinciziale RSV, che negli adulti può determinare forme influenzali impegnative e nei bambini la comparsa di bronchioliti. Oltre alla vaccinazione antinfluenzale, si raccomanda pertanto per i più fragili anche la vaccinazione anti-Covid e per i più piccoli la vaccinazione anti Virus Respiratorio Sinciziale, in attesa di quelle che saranno in futuro campagne vaccinali rivolte anche alle mamme in gravidanza finalizzate a proteggere sé stesse e i propri bimbi già dal momento della nascita”.
L’Osservatorio VirusRespiratori, che monitora l’andamento delle infezioni respiratorie in Italia, è reso possibile grazie al supporto incondizionato di Chiesi Italia, CSL Seqirus e GlaxoSmithKline. Sul sito www.virusrespiratori.it è possibile trovare aggiornamenti, dati epidemiologici e indicazioni utili per affrontare la stagione in corso.
Con l’inverno alle porte, la consapevolezza e la prevenzione diventano strumenti essenziali. La vaccinazione resta la prima linea di difesa, ma anche piccoli gesti quotidiani — come lavarsi le mani o evitare luoghi affollati in caso di sintomi — possono fare la differenza. Perché, come ogni anno, l’influenza non è solo una questione stagionale: è una sfida sanitaria che coinvolge tutti.





