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La perdita dell’udito colpirà il 25% della popolazione mondiale entro il 2050, è necessaria un’azione urgente

Una previsione preoccupante rivela che entro il 2050, una persona su quattro in tutto il mondo soffrirà di ipoacusia, un aumento significativo rispetto all’attuale cifra di una persona su cinque.

Una previsione preoccupante rivela che entro il 2050, una persona su quattro in tutto il mondo soffrirà di ipoacusia, un aumento significativo rispetto all’attuale cifra di una persona su cinque. Questi dati sono stati evidenziati durante il Congresso Nazionale Sio in corso a Milano, organizzato dalla Società italiana di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale. L’evento mira a promuovere la collaborazione tra le società mediche e gli operatori sanitari coinvolti nel trattamento delle malattie dell’orecchio e dei disturbi dell’udito, inclusi specialisti di vari campi come pediatria, geriatria, medicina generale, audiometria, audiometria, logopedia e assistenza sanitaria .

 Il congresso ha fatto luce sul fatto che l’80% delle persone con ipoacusia risiede in aree prive di sistemi sanitari sufficienti. Questa statistica allarmante sottolinea l’urgente necessità di migliorare l’accesso a servizi sanitari di qualità per l’orecchio a livello globale. Il patto inter-società, forgiato durante l’evento, mira ad affrontare questo problema e garantire migliori opzioni di trattamento per le persone colpite.

Dominico Cuda, direttore di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Piacenza, ha sottolineato l’importanza di aggiornare la percezione dell’ipoacusia. Ha affermato che “la sordità è un concetto obsoleto” e ha sottolineato la necessità di considerarla una malattia del sistema uditivo. Per supportare questo cambiamento, sono state diffuse le linee guida per gli impianti cocleari e le linee guida italiane per gli stessi. Inoltre, è stato discusso lo sviluppo di un registro delle protesi uditive impiantabili all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità, insieme a discussioni cliniche sulle nuove indicazioni per la sordità unilaterale.

 Il Congresso Nazionale del Sio ha anche sottolineato il significato della telemedicina e le opportunità emergenti offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) in Italia. L’integrazione delle stampanti 3D e dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario è vista come uno sviluppo promettente. Secondo Cuda, la digitalizzazione è in rapida espansione in tutti i settori della società italiana. Nel settore sanitario, la telemedicina offre non solo vantaggi ai cittadini, ma contribuisce anche a un ambiente più sostenibile.

 Con la previsione che una persona su quattro in tutto il mondo subirà la perdita dell’udito entro il 2050, è necessaria un’azione urgente per affrontare questa crescente preoccupazione per la salute pubblica. Il Sio National Congress funge da piattaforma per promuovere la collaborazione tra società mediche e professionisti, con l’obiettivo di migliorare i servizi sanitari dell’orecchio a livello globale. Adottando approcci innovativi, come la telemedicina e i progressi tecnologici, si spera che l’accesso a cure e supporto efficaci per le persone con perdita dell’udito sarà notevolmente migliorato. La sensibilizzazione e l’allocazione di risorse per affrontare questo problema saranno cruciali per garantire una migliore qualità della vita ai milioni di persone colpite dalla perdita dell’udito nei prossimi decenni.

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