Il linguaggio visivo, meglio il linguaggio audiovisivo del cortometraggio, per raccontare, mettere in scena, storie di cancro e di persone che combattono per guarire.
Il Premio “Oncologia e Cinema” promosso da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) è giunto ormai alla sua settima edizione e sono ormai tanti i cortometraggi che ogni anno mettono in scena il cancro, o meglio storie di persone che con il cancro hanno dovuto combattere.
Il Professore Saverio Cinieri, Presidente AIOM evidenzia come questi “corti” siano il risultato di lavori corali tra medici, registi e varie professionalità mediche e dell’arte cinematografica. Protagonista sempre il cancro, o meglio i malati di cancro e le persone a loro più vicine.
In questa edizione il primo premio, consegnato a Roma lo scorso 30 settembre, è andato al cortometraggio “Amici per la Pelle”; la storia di Toni e Flavio che uniti dal mal comune melanoma, si incontrano, si conoscono e diventano amici nonostante la totale diversità dei loro modi di essere e di vivere. È il caso proprio di dirlo: il cancro accomuna i due personaggi nel male ma anche nel bene.
La storia nella storia è che questo cortometraggio, ci spiega il Professor Saverio Cinieri, è stato in parte girato nell’Ospedale Cardinale Ascalesi di Napoli, un antico monastero del Trecento trasformato, grazie all’Istituto Pascale, in uno dei principali hub della rete oncologica Campana per fare il follow up dei pazienti di cancro proprio nel quartiere spagnolo di Napoli dove il cancro convive con tanti, troppi, problemi di sopravvivenza.
Per chi ama i lieto fine deve sapere che il cancro a volte non si riesce a vincere e che Amici per la Pelle è una storia agrodolce nella quale, sempre e comunque, vince l’amicizia. La pellicola “Amici per la Pelle” è diretta da Angela Bevilacqua e vede come protagonisti i comici partenopei Gigi e Ross. Il corto è nato da un’idea dell’oncologo napoletano Paolo Ascierto e dalla Fondazione Melanoma da lui presieduta.
Anche nel cortometraggio classificato al secondo posto, La Cura, si parla di cancro e di amicizia. È la storia di amicizia sincera, profonda e toccante sul tema del cancro al polmone e sulle prospettive di vita legate a questa malattia. Terzo classificato Io Sono qui, un tête-à-tête estratto da una pièce teatrale tra una donna e il suo cancro al seno, ma anche del rapporto di lei con i medici e con tutte le persone che la assistono.
Il cancro è un nemico antico ma visualizzare il male, meglio ancora trasformare in un film le storie di persone che hanno avuto a che fare con questo male, significa comunicare con un linguaggio moderno e fortemente virale il fatto che oggi il cancro si combatte e spesso, per fortuna, contro il cancro si vince.