Il cervello umano è un universo in continua evoluzione. A differenza di molte altre specie, il nostro sistema nervoso impiega anni – talvolta decenni – per raggiungere la piena maturità. Alcune regioni cerebrali si sviluppano rapidamente, altre seguono ritmi lenti e complessi, scanditi da una precisa orchestrazione biologica. Comprendere come e quando le cellule nervose maturano, come si parlano tra loro e come costruiscono le funzioni specializzate del nostro pensiero, è una delle frontiere più affascinanti e ancora poco esplorate della neuroscienza.
A fare un passo decisivo in questa direzione sarà il neurobiologo italiano Gabriele Ciceri, vincitore del prestigioso Career Development Award della Fondazione Giovanni Armenise-Harvard. Il premio, del valore di un milione di dollari, ha l’obiettivo di sostenere giovani scienziati che lavorano all’estero e desiderano stabilire il proprio laboratorio di ricerca in Italia. Grazie a questo riconoscimento, si legge in un comunicato, Ciceri guiderà un nuovo laboratorio presso l’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica di Milano (SR-Tiget), dove si concentrerà sullo studio della maturazione neuronale.
«Sappiamo davvero poco sulla maturazione del cervello umano, tranne che rispetto alla maggior parte delle altre specie si sviluppa più lentamente», ha spiegato Ciceri. «Non tutte le cellule neuronali e regioni del cervello maturano allo stesso ritmo: alcune sono veloci, mentre altre impiegano molti anni o addirittura decenni per raggiungere la piena funzionalità. Questa capacità di coordinamento nello sviluppo delle diverse aree è fondamentale, poiché consente che diversi tipi di cellule nervose si parlino nel momento appropriato e lavorino insieme, garantendo che il cervello umano si costruisca con precisione per acquisire funzioni specializzate».
Il cuore del progetto sarà la creazione di una piattaforma sperimentale innovativa basata sulle cellule staminali, che permetterà di riprodurre in laboratorio il processo di maturazione neuronale. L’obiettivo è duplice: da un lato, comprendere i meccanismi biologici che regolano lo sviluppo cerebrale; dall’altro, definire nuove strategie terapeutiche per affrontare malattie neurologiche complesse.
«Nel mio laboratorio cercheremo di riprodurre questo processo partendo dalle cellule staminali», ha aggiunto Ciceri. «È una sfida davvero complessa: nessuno è ancora riuscito a far raggiungere la piena maturità adulta alle cellule nervose umane in laboratorio».
Il premio della Fondazione Armenise-Harvard non è solo un riconoscimento al talento scientifico, ma anche un investimento sul futuro della ricerca italiana. Riportare in Italia giovani scienziati con esperienze internazionali significa rafforzare il tessuto scientifico nazionale, promuovere l’innovazione e costruire ponti tra ricerca di base e applicazioni cliniche.
Nel laboratorio di Ciceri, il cervello umano non sarà più solo un mistero da decifrare, ma una realtà da ricostruire, passo dopo passo, cellula dopo cellula. Perché capire come si sviluppa il pensiero è il primo passo per curare ciò che lo ostacola.





