Anche l’Australia è impegnata nella corsa al vaccino anti covid-19, ma sta anche sperimentando una linea di ricerca molto pratica ed originale sui propri operatori sanitari. Da qualche giorno infatti un gruppo di scienziati di Melbourne ha iniziato la somministrazione del vecchio vaccino anti tubercolare BCG (Bacillus Calmette-Guerin sviluppato oramai un secolo fa) a migliaia tra medici, infermieri e operatori sanitari per testarne l’efficacia contro Covid-19. L’idea parte dall’osservazione che questo vaccino ancora utilizzato in molti Paesi in via di sviluppo, oltre a prevenire la tubercolosi, sia utile per ridurre l’incidenza e la gravità di altre infezioni respiratorie. Uno dei responsabili della ricerca, il dottor Nigel Curtis, dell’University of Melbourne ha dichiarato che il loro obiettivo è “accelerare la guarigione così che il personale possa tornare al lavoro più velocemente”. Sperimentazioni simili sono iniziate anche in Olanda dove sono stati coinvolti 1000 operatori sanitari e in USA (Boston) sempre su operatori sanitari. I risultati preliminari potrebbero essere disponibili entro quattro mesi, ma ad oggi questa è solo una ipotesi da dimostrare. Intanto sempre in Australia anche l’Università del Queensland con il finanziamento del Cepi (Coalition for epidemic preparedness innovations) sta studiando per produrre un vaccino anti covid-19 ad hoc che ci si augura possa essere disponibile entro fine anno.