Vincere il “diabete urbano” con prevenzione e promozione dei corretti stili di vita, non solo diagnosi e cure
Oggi nel mondo le epidemie non riguardano solo le malattie trasmesse da agenti virali o batterici, ma anche le malattie quali obesità e diabete mellito che a loro volta predispongono alle malattie cardiovascolari. Un contributo determinante all’esplosione epidemica di queste patologie è dato da abitudini alimentari e stili di vita errati. Vi è una correlazione tra sedentarietà e consumo di cibo di bassa qualità e rischio di insorgenza di obesità e di diabete mellito.
L’obesità colpisce 800 milioni di persone nel mondo; in Italia l’obesità infantile colpisce il 15% delle femmine ed il 23% dei maschi e se questo trend non verrà invertito si può ipotizzare uno scenario sanitario futuro caratterizzato da una emergenza cardio-metabolica.
“Diviene di prioritaria importanza riflettere sulla responsabilità di una cattiva alimentazione ricca in zuccheri sin dall’infanzia nella patogenesi dell’obesità ed in quale modo efficace si possano educare i pazienti e le loro famiglie a scelte alimentari consapevoli” è l’appello di Alessandra Clerico, Presidente AMD Piemonte e Valle d’Aosta, che alla Winter School 2022 di Pollenzo, dal titolo “Oltre la logica dei silos per un’offerta integrata di salute”, organizzata da Motore Sanità, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, evento di alto profilo in ambito sanitario, promosso e divulgato da Mondosanità e da Dentro la Salute, offre uno spaccato della pandemia diabete in Piemonte, durante la sessione “Cronicità e approccio integrato: le sfide per una filiera dell’offerta di diagnosi, azioni, controllo e formazione tecnologica – Stili di Vita e Cibo“.
“Il diabete colpisce oltre 500 milioni di persone nel mondo e la maggior parte di queste vive in aree urbane. Possiamo scattare un’analoga fotografia in Regione Piemonte dove le persone affette da diabete sono circa 280mila e di questi circa 135mila risiedono nella Città Metropolitana di Torino. Questo dato suggerisce, come peraltro ampiamente dimostrato dalla letteratura, che la prevalenza di diabete è correlata con il luogo in cui si vive. Oggi si parla di “diabete urbano” e la salute nelle città e delle città è di fondamentale importanza per la prevenzione delle malattie metaboliche.
È fondamentale quindi, in un concetto di multidisciplinarietà, che noi medici specialisti in endocrinologia e diabetologia ci occupiamo non solo della diagnosi e della terapia farmacologica delle malattie metaboliche, ma anche della prevenzione e della promozione ai corretti stili di vita in partnership con altri settori che si interessano di queste tematiche”.
L’Associazione Medici Diabetologi e Slow Food in Piemonte da anni collaborano per portare all’attenzione del mondo scientifico queste tematiche su alimentazione e stili di vita, sostenendo l’importanza di valorizzare e mantenere qualità, stagionalità, consapevolezza, piacere e valore dei cibo per valorizzare l’ambiente in cui l’uomo vive ma anche “l’ambiente interno” del metabolismo e della salute di chi lo consuma.
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