La campagna itinerante “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro” approda a Milano, in Piazza XXV Aprile, nelle giornate del 16 e 17 novembre, con un messaggio perentorio: la prevenzione è la chiave per combattere il tumore del polmone e i rischi connessi al fumo di tabacco. Promossa da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe), questa iniziativa si inserisce nella più ampia mobilitazione contro i danni provocati dalle sigarette, una delle principali cause di malattie evitabili nel mondo.
All’interno di un tunnel a forma di sigaretta lungo 14 metri, i visitatori potranno immergersi in un’esperienza informativa unica. Oncologi e pneumologi dell’Unità di Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele accoglieranno i cittadini per eseguire spirometrie e per fornire informazioni essenziali su strategie per smettere di fumare e sui programmi di screening disponibili sul territorio. L’ingresso è libero e gratuito, con orari dalle 10 alle 18, sottolineando l’impegno dell’organizzazione a rendere queste informazioni accessibili a tutti.
La campagna non è solo un evento mediatico, ma un’importante occasione per riflettere, discutere della nostra salute e della prevenzione. In particolare, si rivolge a chi fuma, ma anche a quanti desiderano capire come preservare la salute dei nostri polmoni. Come evidenziato da Silvia Novello, Presidente di WALCE A.P.S., l’informazione riguarda tutti e non può limitarsi a segmenti della popolazione, se si vuole realmente avere un impatto significativo.
“Parliamo tanto di medicina personalizzata, ma anche la prevenzione dovrebbe seguire lo stesso processo di capillarizzazione”, afferma la professoressa Novello. “Dobbiamo raggiungere tutti, perché solo in questo modo possiamo essere efficaci”. Una filosofia che ha guidato WALCE fin dalla sua nascita e che continua a ispirare ogni tappa del tour. Il successo di queste iniziative è testimoniato dal gran numero di visite ricevute nelle passate edizioni, con una significativa presenza di giovani, a ulteriore dimostrazione dell’urgenza di affrontare la questione del fumo fin da giovani.
La sinergia tra WALCE e l’IRCCS Ospedale San Raffaele è un esempio lampante di come la collaborazione tra associazioni e strutture sanitarie possa generare cambiamenti positivi. Sotto la direzione di Giulia Veronesi, il programma di screening attivo presso l’ospedale ha già registrato un notevole successo: 790 soggetti ad alto rischio di sviluppare patologie polmonari sono stati arruolati, tabagisti ed ex fumatori.
Le diagnosi di lesioni al polmone registrate, che contribuiscono a costruire un quadro di consapevolezza sulle conseguenze del fumo, sono state significative. I risultati evidenziano quanto sia cruciale un approccio proattivo nella prevenzione e nella diagnosi precoce, che deve continuare a essere incentivato e sostenuto.
In arrivo c’è anche un nuovo programma di screening dal nome “ARIA”, stesso acronimo che implica un sospiro di sollievo e una nuova speranza per tutti coloro che si espongono a rischi legati al fumo. La combinazione di informazione, screening e supporto personalizzato rappresenta un modello di intervento che, se diffuso, potrebbe ridurre significativamente l’incidenza di tumori polmonari in Italia.
La due giorni milanese vuole essere un segno tangibile della determinazione di medici e volontari impegnati a promuovere la nostra salute e un futuro libero dal fumo.
Alessandra Bulotta, oncologo medico responsabile delle Neoplasie Toraciche presso l’Oncologia del San Raffaele, ha sottolineato l’importanza di collaborare con un’associazione attiva sul territorio. Questo impegno si manifesta anche attraverso la disponibilità a rispondere a domande e dubbi da parte dei cittadini nel “tunnel” della campagna.
L’analisi della situazione attuale del fumo in Italia è sconvolgente. Con il 24% della popolazione fumatrice, e una percentuale che raggiunge il 30,2% tra i più giovani, è evidente che le misure di prevenzione devono essere rafforzate. I dati riguardanti i giovani sono particolarmente preoccupanti, con un rilevante numero di adolescenti che ricorre a prodotti a base di tabacco o nicotina. Questo scenario è ulteriormente complicato dalla diminuzione dei centri antifumo, nonostante le evidenze che associano il fumo a più di 93.000 decessi annuali nel Paese.
In Lombardia, la situazione è altrettanto grave. Con circa 7.800 nuovi casi di tumore polmonare ogni anno, è cruciale investire in campagne di sensibilizzazione e prevenzione. Le recenti ricerche indicano che il 10,8% dei ragazzi ha fumato sigarette tradizionali, e sono emerse anche preoccupazioni riguardo all’uso crescente di sigarette elettroniche e tabacco riscaldato. L’epidemia di Covid-19 ha potenzialmente aggravato la situazione, alterando comportamenti di salute e aumentando il rischio di patologie polmonari.
In termini di impatto mediatico, la campagna “Esci dal tunnel”, realizzata con il supporto incondizionato di AstraZeneca, ha dimostrato di possedere gli strumenti necessari per lasciare il segno. Con oltre 16mila visitatori e quasi quattromila spirometrie effettuate, l’iniziativa ha riscontrato un grande interesse e una partecipazione attiva da parte della comunità.