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L’assessore Capponi al convegno sulla salute mentale: “Un dovere rispondere a questa emergenza sanitaria”

“Ansia, depressione, senso di solitudine e frustrazione sono diventati sentimenti diffusi. E come amministratori pubblici, abbiamo il dovere di rispondere a questa emergenza sociale, non solo con il potenziamento dei servizi sanitari, ma con una visione globale di inclusione e sostegno psicologico”. Così, Caterina Capponi, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria, intervenuta oggi al “Laboratorio di idee sulla salute mentale” di Reggio Calabria.

La salute mentale, ha detto Capponi, è “un tema che, come tutti sappiamo, è ormai divenuto centrale nel dibattito pubblico e nelle priorità politiche, soprattutto in seguito alle sfide che la pandemia ha posto alle nostre comunità. È una questione che trascende il solo ambito sanitario, e le politiche sociali giocano un ruolo fondamentale nel suo trattamento e nella sua prevenzione. La salute mentale, infatti, non può essere separata dalla qualità della vita che una persona conduce, dai contesti sociali in cui cresce, vive e si relaziona”.

“La povertà, l’isolamento, la disoccupazione, le disuguaglianze, la difficoltà di accesso ai servizi – ha proseguito Capponi, che ha portato il proprio saluto istituzionale aprendo i lavori dell’evento organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma – sono solo alcune delle determinanti sociali che influenzano la salute mentale, spesso in modo profondo e devastante. Il nostro impegno come amministratori pubblici non si limita alla sola implementazione delle politiche sanitarie, ma deve abbracciare un approccio integrato, che consideri il benessere sociale ed emotivo di un individuo. Le politiche sociali devono favorire il benessere emotivo e psicologico attraverso interventi che coinvolgano scuola, famiglia, lavoro e ambiente urbano. Solo così potremo  creare una rete di supporto che aiuti a prevenire i disturbi mentali, ma anche rispondere tempestivamente a quelli che si manifestano, offrendo percorsi di recupero e reintegrazione”. E ancora: “Non possiamo ignorare che la pandemia ha lasciato un segno indelebile sulla salute mentale delle persone, in particolare dei bambini e dei giovani. Gli effetti collaterali del lockdown, della didattica a distanza, dell’isolamento sociale e delle incertezze legate alla situazione sanitaria globale sono stati devastanti per le nuove generazioni. I bambini, ancora in fase di sviluppo emotivo e relazionale, e i giovani, spesso privi degli strumenti necessari per gestire il trauma, hanno visto peggiorare il loro benessere psicologico. Ansia, depressione, senso di solitudine e frustrazione sono diventati sentimenti diffusi. Come amministratori pubblici, abbiamo il dovere di rispondere a questa emergenza sociale non solo con il potenziamento dei servizi sanitari, ma con una visione globale di inclusione e sostegno psicologico”.

L’integrazione tra il settore sanitario e il settore sociale, secondo l’Assessore, “è la chiave per una risposta efficace. A tal fine, la Regione Calabria ha avviato una serie di iniziative per garantire un accesso più rapido e diffuso alle risorse psicologiche, con progetti che coinvolgono scuole, associazioni, e centri di aggregazione giovanile”.

“Vogliamo offrire ai nostri bambini e ragazzi uno spazio protetto dove possano esprimere le proprie emozioni, affrontare le difficoltà e acquisire gli strumenti per affrontare le sfide future – ha detto ancora Capponi – Inoltre, la pandemia ci ha mostrato quanto sia importante investire nel rafforzamento della rete di supporto sociale. Non possiamo più permetterci che le persone vulnerabili siano lasciate sole a fronteggiare le proprie difficoltà”.

“Le politiche sociali devono puntare a garantire la protezione, il supporto e l’inclusione di tutti, a partire dai più giovani, che sono i cittadini del nostro domani. Solo costruendo una società che offra pari opportunità di crescita e sviluppo emotivo potremo sperare di ridurre il carico delle malattie mentali e favorire il benessere collettivo. Questo convegno – ha concluso Capponi – rappresenta un’opportunità fondamentale per discutere le soluzioni e le pratiche che possiamo mettere in atto per rispondere in modo adeguato alla sfida della salute mentale nella nostra Regione”.

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