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La donazione a cuore fermo (DCD):una frontiera del lavoro multiprofessionale

di Marianna Palmieri
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  • Si conclude il 7 maggio la Settimana della perfusione, un periodo dell’anno celebrato per riconoscere il ruolo vitale dei Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, una delle 18 professioni sanitarie rappresentate dalla Commissione d’albo che afferisce all’Ordine TSRM e PSTRP, nella cura delle malattie cardiovascolari contribuendo a procedure salvavita come i trapianti e altre che migliorano gli esiti di patologie che colpiscono un grande numero di pazienti. L’obiettivo è il riconoscimento di questa figura professionale in un’ottica multiprofessionale delle procedure, incoraggiare l’ospedale o le istituzioni sanitarie a questo approccio, informare pazienti e cittadini sul ruolo dei perfusionisti.
    I perfusionisti svolgono un ruolo critico nella chirurgia cardiovascolare, gestendo le macchine cuore-polmone e gestendo le esigenze fisiologiche dei pazienti. Questa settimana di celebrazione riconosce la loro dedizione a fornire cure di alta qualità ai pazienti. Un’occasione anche per sottolineare l’importanza della donazione degli organi, gesto di straordinaria solidarietà capace di trasformare la fine della vita in un nuovo inizio e per celebrare il duro lavoro che i colleghi svolgono nell’ambito della donazione di organi. In Italia, grazie alle campagne di sensibilizzazione, si è registrato un aumento dei donatori di organi e tessuti nell’ultimo anno. Tuttavia la domanda supera ancora l’offerta, rendendo fondamentale esplorare ogni possibilità per incrementare la disponibilità a questo gesto di solidarietà e civiltà. Ecco che la donazione a cuore fermo (DCD) diventa una nuova frontiera per trasformare una fine in un nuovo inizio. Nel 2024, in Italia, sono state effettuate 403 segnalazioni di donatori a cuore fermo per un totale di 586 organi prelevati e trapiantati grazie a questa tecnica innovativa.
    Il 6 maggio dunque: noi Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare siamo legati a questo giorno in cui si celebra la prima circolazione extracorporea, metodica che mantiene in vita anche quando il cuore si ferma e consente di donare un organo ancora vitale. La donazione a cuore fermo (DCD – Dona on a er cardiac death) rappresenta una tecnica innovativa e una delle sfide principali nel panorama sanitario nazionale offrendo una speranza in più a chi attende un trapianto. Centrale nelle tecniche effettuate nelle fasi del prelievo L’Ecmo team, un gruppo multidisciplinare in cui il Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare diventa figura essenziale ed indispensabile in un complesso processo che consentirà poi un trapianto d’organo. Il team si occupa di preservare e ristorare gli organi del donatore con l’assistenza extracorporea (Ecmo appunto) garantendo così la loro idoneità al trapianto.
    Le competenze specifiche del Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare sono poco conosciute. Rimandano alla preparazione rapida dei materiali e dei dispositivi necessari all’impianto del supporto extracorporeo (ECMO), all’assistenza tecnica al medico durante la cannulazione dei vasi periferici. Alla perfusione degli organi attraverso la gestione dell’Ecmo per tutta la durata della procedura di prelievo. Ogni donatore è una speranza che rinasce, un battito che riprende e dona vita in un’altra persona che emoziona sempre anche quando si è abituati ad anni di lavoro in questo settore. In questo percorso delicato, la figura del Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e Perfusione cardiovascolare, professionista sanitario specificamente competente in materia è indispensabile ed essenziale.
Si tratta di professionisti sanitari la cui presenza è fondamentale sia sul campo come attori principali del Team Ecmo, sia come regia ai tavoli tecnici multi professionali volti a standardizzare scelte utili a semplificare, rendere sicuro, qualitativamente adeguato e realmente accessibile un percorso complesso quale quello della donazione. 
Dietro ogni donazione c’è una macchina fatta di professionisti, di uomini e donne che si impegnano costantemente, si dedicano al lavoro con attenzione e precisione, collaborano, cooperano, interagiscono, si integrano tra di loro condividendo conoscenze e competenze in un’ottica mul disciplinare e multiprofessionale. La scelta di donare è un atto di consapevole altruismo reso possibile oggi dalla scelta indicata sulla carta d’identità al compimento della maggiore età. Una scelta che può salvare più vite anche quando il cuore si ferma.
  • presidente Cda Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare Ordine TSRM-PSTRP di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta

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