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Droni e non cicogne, per portare sangue e medicine ovunque

L’affascinante tema del trasporto con droni è stato affrontato da Lorenzo Gragnaniello, Biotech Innovation Manager CEO Carpitech srl

I nuovi modelli di servizi sanitari che guardano al territorio, rappresentano una ricerca mondiale per mettere a sistema una rete fatta da ospedali Hub, centri decentrati ed abitazioni private e c’è sempre più necessità di una logistica integrata ecosostenibile, come quella offerta appunto dai droni.

La tecnologia sviluppata da diversi team pluridisciplinari relativa all’utilizzo dei droni medicali in sanità sta raggiungendo un elevato livello di applicabilità utile anche nel processo di democratizzazione della sanità: consegne veloci ed economiche di sangue, emoderivati, farmaci salvavita, analisi di test Poct o nel processo di PDTA, potendo raggiungere posti anche territorialmente difficili.

I dati Istat dicono che nel nostro Paese prevalgono i comuni di piccole dimensioni: il 46,2 per cento non supera i 20 chilometri quadrati di superficie distribuiti in zone di montagna o costiere e il 69,8 per cento di questi ha una popolazione tra 1.000 e 5.000 abitanti. Luoghi, strutture ed abitazioni difficile da raggiungere in diversi periodi dell’anno con i sistemi logistici tradizionali. Nel nostro Paese i droni servono, eccome!

Ma la necessità che oggi abbiamo – ha sottolineato Gragnaniello – non è sdoganare la tecnologia, i droni ci sono e funzionano benissimo, ma coinvolgere in modo attivo i sanitari nel percorso di adeguamento, di certificazione e di validazione dei processi di pre-analitica e pre-care sul territorio.

Il programma sperimentale più avanzato in Italia è Philotea da cui costruire un Sistema Italia dove gli innovatori possono dialogare tra loro con gli stakeholders e la pubblica amministrazione. Il rischio è che con i droni si riesca a portare delle utilissime sacche di sangue e queste non possano essere trasfuse perché non aderenti alle linee guida del trattamento del sangue, ha concluso Lorenzo Gragnaniello.

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