Entro il 2030 le malattie cardiovascolari causeranno oltre 23 milioni di decessi all’anno, molti dei quali potrebbero essere evitati attraverso una prevenzione mirata e un’adeguata gestione dei fattori di rischio
Il 29 settembre si celebra la Giornata Mondiale del Cuore, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle principali emergenze sanitarie globali: le malattie cardiovascolari. Queste patologie rappresentano attualmente una delle cause più significative di morbosità e mortalità sia a livello mondiale sia in Italia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono responsabili del 31% dei decessi annui a livello globale, con un preoccupante aumento previsto nei prossimi anni. Si stima che entro il 2030 le malattie cardiovascolari causeranno oltre 23 milioni di decessi all’anno.
I numeri delle malattie cardiovascolari
In Italia, le malattie cardiovascolari sono responsabili di quasi la metà dei decessi, con l’ischemia cardiaca al primo posto (28%), seguita dalle malattie cerebrovascolari, subito dopo le patologie oncologiche. A livello globale, si osserva un incremento del 77% nei casi di malattie cardiovascolari negli ultimi 30 anni, mentre il tasso di mortalità legato a queste patologie è cresciuto del 54% nello stesso periodo. Malattie come la coronaropatia, l’arteriopatia periferica e l’aterosclerosi sono alla base di questo pesante bilancio, ma molti di questi decessi potrebbero essere evitati attraverso una prevenzione mirata e un’adeguata gestione dei fattori di rischio.
Prevenzione e gestione del rischio: due strumenti essenziali
La prevenzione delle malattie cardiovascolari, sia primaria sia secondaria, gioca un ruolo cruciale nella riduzione del rischio di insorgenza. Fattori di rischio modificabili come l’ipertensione, l’obesità, il fumo e il diabete, possono essere controllati attraverso l’adozione di uno stile di vita sano, una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare. Tuttavia, nonostante la disponibilità di terapie efficaci, la mancata aderenza ai trattamenti rappresenta un ostacolo significativo alla prevenzione. Nel 2022, oltre un quarto della popolazione italiana ha utilizzato farmaci per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dello scompenso cardiaco, ma l’aderenza alle terapie diminuisce progressivamente con l’età, raggiungendo i livelli più bassi tra gli over 85.
Differenze di genere nelle malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari non colpiscono allo stesso modo uomini e donne. Fattori genetici, ormonali e socio-culturali influenzano sia la manifestazione clinica sia l’esito di queste patologie nei due sessi. Gli ormoni sessuali, in particolare estrogeni e testosterone, giocano un ruolo determinante nel modulare il rischio di malattie cardiache, rendendo la prevenzione personalizzata in base al genere un aspetto cruciale per una protezione efficace della salute cardiovascolare.
La campagna ‘ViaHeart – La Via del Cuore’
In questo contesto, Viatris ha deciso di lanciare la campagna ‘ViaHeart – La Via del Cuore’, una nuova iniziativa volta a sensibilizzare la popolazione sulla salute del cuore. La campagna, realizzata in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, mira a promuovere la prevenzione cardiovascolare in tutte le fasi della vita, sottolineando l’importanza dell’aderenza alla terapia e il monitoraggio costante dei fattori di rischio. Attraverso contenuti educativi distribuiti sui social media e un sito web dedicato (www.viaheartlaviadelcuore.it), Viatris fornirà strumenti utili a pazienti e caregiver per riconoscere tempestivamente i sintomi delle malattie cardiovascolari e comprendere meglio l’importanza della continuità terapeutica. La campagna punta inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle differenze di genere nel contesto delle malattie cardiovascolari, offrendo strategie preventive personalizzate per uomini e donne, e incentivando il dialogo continuo con medici e farmacisti, che restano punti di riferimento fondamentali per la prevenzione e la cura.
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