Nonostante ciò, l’Italia investe ancora troppo poco in prevenzione, solo il 6,8% della spesa sanitaria totale (cioè 7,19 miliardi di euro nel 2021), una cifra inferiore alla media (7,1%) dei Paesi dell’Unione europea
Nel nostro Paese quasi la metà (il 45%) delle morti per tumore è riconducibile a fattori di rischio modificabili, sia comportamentali (cioè stili di vita scorretti) sia ambientali. In numeri assoluti sono circa 80 mila dei 180 mila morti stimati per cancro ogni anno, cioè più di 200 al giorno. Nonostante ciò, l’Italia investe ancora troppo poco in prevenzione, solo il 6,8% della spesa sanitaria totale (cioè 7,19 miliardi di euro nel 2021), una cifra inferiore alla media (7,1%) dei Paesi dell’Unione europea più il Regno Unito (EU27+UK). In particolare, l’Italia, con il 6,8%, è ottava dopo Regno Unito (12,5%), Austria (10,3%), Paesi Bassi (9,6%), Danimarca (8,9%), Estonia (8,3%), Repubblica Ceca (8,1%) e Ungheria (7,6%).