La febbre di un figlio per un genitore è un vero problema sanitario e indubbiamente anche gli eventi Covid hanno peggiorato molto questa percezione; per queste ragioni spesso i genitori sono alle prese con dubbi su come gestire correttamente sia la febbre sia il dolore. Ma la febbre è anche il sintomo più frequente nell’età pediatrica visto che è quasi sempre collegato ad un fatto infettivo.
Per fare più chiarezza sulla febbre che coinvolge milioni di bambini e i loro genitori, abbiamo chiesto ad un pediatra di famiglia cosa bisogna fare. L’occasione è stato il convegno sulla pediatria, con focus la febbre e il dolore, organizzato da Motore Sanità, che si è tenuto lo scorso 23 novembre a Bologna.
A rispondere alle nostre domande è Valeria Scialpi, segretaria provinciale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) di Bologna. Quando la febbre fa capolino, cosa bisogna fare, dottoressa?
“Bisogna seguire le indicazioni del medico: come in tutte le altre terapie si seguono le indicazioni del proprio pediatra. La rassicurazione dei genitori deve passare anche dalle nostre informazioni e indicazioni, bisogna capire che la febbre deve essere un’alleata e che, laddove dia malessere o disconfort, andrà trattata per fare sentire meglio il bambino e non per evitare conseguenze eventuali dopo; bisogna usare le terapie che più siano efficaci e contestualmente abbiano meno efffetti collarereali ed è quello che ci guida in tutta la nostra attività di cura dei bambini”.
La dottoressa Scialpi indica poi due principi attivi usati per trattare la febbre: “Il paracetamolo sicuramente è un farmaco che ha un’ottima efficacia, è altamentre tollerato e non ha effetti collaterali se usato nelle giuste posologie e con le giuste somministrazioni, come per qualunque farmaco. Abbiamo anche un altro farmaco per il trattamento della febbre e del dolore, indicato in tutte le linee guida, è l’ibuprofene, altrettanto valido ma con la necessità di cautele d’uso maggiori”.
Passi falsi non bisogna farne. E allora quando arriva la febbre, cosa non bisogna fare, dottoressa? “Non bisogna non spaventarsi; non bisogna guardare il termometro ma sorvegliare il proprio bimbo, contestualmente bisogna seguire quello che il pediatra ha comunicato in tante altre occasioni. Inoltre: non bisogna usare mezzi fisici per abbassare la temperatura; non bisogna aumentare il dosaggio dei farmaci; evitare la co-somministrazione dei due antipiretici”.
In queste circostanze serve abbattere un altro nemico dopo le preoccupazioni generali: le fake news. “Ne circolano numerosissime nel web – ricorda la dottoressa Scialpi. “Le principali sono che la febbre sia causa di convulsioni, che la febbre anche alta o non alta possa provocare delle complicanze, che associare i due farmaci, paracetamolo e ibuprofene, aumenta l’effetto antipiretico di entrambi”.