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Ingegneria in sanità: un protocollo tra gli ingegneri di Napoli e AIIC

Percorsi formativi dedicati agli ingegneri impegnati nel comparto sanitario, azioni congiunte per valorizzare il ruolo dell’ingegneria biomedica e clinica

Percorsi formativi dedicati agli ingegneri impegnati nel comparto sanitario, azioni congiunte per valorizzare il ruolo dell’ingegneria biomedica e clinica. Sono i principali obiettivi previsti da un protocollo sottoscritto dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli (presieduto da Gennaro Annunziata) e dall’Associazione italiana ingegneri Clinici (in sigla AIIC, presieduta da Umberto Nocco).

Il documento è stato siglato in un incontro al Politecnico dell’Università di Napoli Federico II. L’intesa dedica ampio spazio alla formazione specifica e qualificata e prevede inoltre iniziative di mentoring e orientamento per i giovani ingegneri muovono i primi passi nel settore sanitario, offrendo loro la possibilità di avvalersi dell’esperienza di professionisti più esperti.

“L’accordo sottoscritto oggi . spiega il presidente degli ingegneri di Napoli Gennaro Annunziata – ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo e la missione degli ingegneri nella sanità attraverso azioni concrete, mettendo a sistema le competenze, gli strumenti e le potenzialità dell’Ordine e dell’AIIC. L’accordo, nelle intenzioni di noi sottoscrittori, mira inoltre a rafforzare la nostra capacità di interlocuzione con i decisori politici e amministrativi, contribuendo a comunicare con maggiore efficacia il know-how degli ingegneri clinici e biomedici”.

Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1, coordinatore della Commissione “Ingegneria della salute” dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, aggiunge: “E’ importante che gli Ordini promuovano iniziative che, attraverso percorsi formativi e di aggiornamento, possano valorizzare le professionalità dei colleghi ingegneri in un contesto normativo e tecnologico fortemente in evoluzione”.

Le prospettive occupazionali per gli ingegneri nel settore sanitario sono decisamente incoraggianti, non solo nell’ambito biomedico e clinico, ma anche in quello gestionale. E, naturalmente, resta fondamentale il contributo degli ingegneri in quella che potremmo definire la componente più tradizionale della professione: l’ingegneria edilizia applicata al settore sanitario.

Il protocollo ha lo scopo di stabilire una collaborazione tra gli Ordini territoriali per la promozione della professione di ingegnere biomedico/clinico, migliorare la formazione e garantire standard elevati di competenza nella regione.

L’ Impegno dell’ Ordine territoriale sarà quello di fornire supporto per l’aggiornamento normativo e legislativo riguardante la professione, collaborare alla definizione di linee guida per l’esercizio della professione nel contesto regionale, organizzare corsi di formazione accreditati su tematiche emergenti e tecnologie innovative specifiche per il settore biomedico e facilitare la partecipazione dei membri ai seminari ed eventi promossi nell’ambito della regione.

Gli impegni dell’Associazione nazionale degli Ingegneri clinici (AIIC) sarà invece promuovere progetti e iniziative per la sensibilizzazione sull’importanza del ruolo dell’ingegnere biomedico/clinico nel sistema sanitario, sviluppare e diffondere materiali informativi e risorse per la formazione continua degli ingegneri, collaborare nella ricerca e nello sviluppo di standard di qualità professionale per i servizi biomedici, creare opportunità di networking tra i professionisti del settore, facilitando scambi di esperienze e best practices.
Le parti concordano di svolgere le seguenti attività congiunte nella definizione di Gruppi di Lavoro tematici che si occupino della formazione e aggiornamento, sviluppo e gestione di programmi formativi per i membri.

Standard di qualità, Ricerca e innovazione:, Comunicazione e Advocacy, pianificazione di Incontri regolari, creazione di una Piattaforma digitale comune, rogramma di Mentoring per supportare i giovani professionisti nel loro percorso di carriera e nello sviluppo di competenze specifiche i principali punti da sviluppare nell’intesa. Spazio inoltre all’iniziativa “Ingegnere Clinico Ambassador”. Ossia: i membri più esperti saranno nominati come “Ambasciatori dell’Ingegneria Clinica” e parteciperanno a eventi, scuole e conferenze per promuovere la professione e formare nuovi ingegneri clinici, creando un network di sostegno.

C’è poi il progetto “Salute del Futuro” che mira a creare un programma di innovazione che coinvolga team multidisciplinari (ingegneri, medici, designer e sociologi) per sviluppare concept di prodotti e servizi sanitari innovativi attraverso un approccio design thinking. E ancora Hackathon e Laboratori di Innovazione: Organizzare eventi di hackathon per incentivare la creatività e la collaborazione tra ingegneri biomedici, studenti e industrie, mirati a sviluppare soluzioni innovative per problematiche reali nel settore sanitario, corsi di formazione sui Nuovi sistemi tecnologici per offrire corsi dedicati sull’uso di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, la robotica e la realtà aumentata nel contesto biomedico, includendo docenti provenienti da aziende leader del settore. Infine visite di studio e Scambi internazionali per stabilire programmi di scambio con associazioni internazionali per consentire ai membri di partecipare a workshop e conferenze a livello globale, raccogliendo conoscenze e buone pratiche da applicare a livello locale e per la creazione di una Giornata dell’Ingegneria clinica da istituire e in cui si svolgono eventi pubblici, dimostrazioni di tecnologia e discussioni per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della professione.

A contorno di questo fitto programma non mancherà il lavoro di monitoraggio e valutazione dei gruppi di lavoro saranno responsabili della raccolta di dati e della valutazione dell’impatto delle attività svolte, presentando relazioni annuali sulle risultanze e raccomandazioni per il miglioramento continuo nell’ambito di una proposta di documento Strategico regionale su “Tecnologie, Sostenibilità e Ambiente in Campania” volto ad analizzare il contesto attuale riguardo alle pratiche sostenibili nella regione, definire obiettivi specifici per la sostenibilità ambientale, fornire linee guida operative e best practices per i professionisti, promuovere collaborazioni con enti locali e istituzioni, stabilire un sistema di monitoraggio per valutare l’efficacia delle iniziative.

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