Punti di differenza - J&J MedTech

Contenuti esclusivi

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra...

Dermatologi sentinella: la pelle un libro aperto. Infezione da HIV tra i temi del congresso SIDeMaST

Quando la pelle è in sofferenza, esprime molto più di un semplice disagio estetico. Nel caso dell’HIV, le manifestazioni cutanee sono spesso tra i primi indizi visibili dell’infezione: segnali che, se riconosciuti in tempo, possono trasformarsi in una chiave per una diagnosi precoce e una presa in carico più efficace. A ribadire questo ruolo cruciale sono gli specialisti della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), in occasione della Special Edition del Congresso Nazionale, a Roma nel contesto del XIV International Congress of Dermatology (18–21 giugno) presieduto da Giovanni Pellacani.

Secondo Maria Concetta Fargnoli, che ha assunto la direzione scientifica dell’IRCCS San Gallicano, “il 90% delle persone con HIV sviluppa almeno una patologia cutanea prima della diagnosi o durante il trattamento”. Una percentuale che fa comprendere il ruolo sentinella della dermatologia, in grado di intercettare l’infezione attraverso manifestazioni insolite o refrattarie della cute.

Tra i campanelli d’allarme possiamo citare eruzioni maculo-papulari atipiche, dermatiti seborroiche estese, herpes zoster recidivanti o diffusi, scabbia resistente alle terapie, candidosi orofaringea cronica, psoriasi gravi o insensibili ai trattamenti, fino alle dermatofitosi estese. Spesso queste affezioni possono essere riconducibili a patologie di natura diversa, ma quando compaiono in forma severa o inspiegabile, meritano sempre un’indagine più approfondita.

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sono eloquenti: 2.349 nuovi casi di HIV nel 2023, con un’incidenza di 4 ogni 100.000 abitanti, in preoccupante risalita rispetto agli anni post-pandemia. Dopo un calo costante tra il 2012 e il 2020, il trend è tornato a crescere dal 2021. Il problema non è solo la diffusione, ma anche la latenza nella diagnosi: secondo l’OMS, il 13% delle persone positive non è in trattamento, aumentando il rischio di trasmissione. La diagnosi precoce è fondamentale non solo per la salute del paziente ma anche per il contenimento dell’infezione nella popolazione. Gli specialisti in dermatologia possono essere i primi a sospettare l’infezione da HIV e avviare un percorso diagnostico. Da qui l’idea lanciata da SIDeMaST al congresso: dare visibilità a una task force di dermatologi venereologi capaci di fare rete con infettivologi e altri specialisti, guidando ricerca, formazione e assistenza integrata.

“Dunque, il dermatologo può essere considerato il primo guardiano – sottolinea Lidia Sacchelli, ricercatrice presso il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna – la prima figura specialistica in grado di cogliere i segni della malattia infettiva, la cui presenza deve essere poi confermata da un’analisi del sangue con test specifici per l’HIV. In un certo senso possiamo parlare giustamente di dermatologi-sentinella, che appena individuano la criticità, possono poi attivare l’intero iter diagnostico-terapeutico”. Ma perché questo ruolo decisamente strategico non è ancora pienamente valorizzato? Secondo la professoressa Fargnoli, interpellata nel corso di un briefing con la stampa, alla vigilia dell’apertura del congresso (foto sotto), uno dei limiti principali è la mancanza di linee guida operative aggiornate, che aiutino gli specialisti a riconoscere in modo sistematico le manifestazioni sospette. “Serve più formazione specifica, più strumenti condivisi e maggiore interdisciplinarità. Ogni giorno che passa senza una diagnosi è un’occasione persa per controllare la malattia e migliorare la prognosi”. Occorre rafforzare il filtro della dermatologia nella diagnosi precoce dell’infezione da HIV. A questo punto il messaggio è lanciato: la pelle manda segnali inequivocabili, occorre saperli cogliere con tempestività e, nei casi selezionati, prendere provvedimenti senza indugi.

Seguici!

Ultimi articoli

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra...

Malattie cardiovascolari prima causa di decesso in Emilia Romagna: presentato un modello sulla stratificazione del rischio nella popolazione

Sviluppare un sistema di stratificazione del rischio cardiovascolare basato...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra...

Malattie cardiovascolari prima causa di decesso in Emilia Romagna: presentato un modello sulla stratificazione del rischio nella popolazione

Sviluppare un sistema di stratificazione del rischio cardiovascolare basato...
spot_imgspot_img

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie abbienti possono contare sul vecchio sistema.«Gli esiti che arrivano da tutta Italia dimostra che avevamo...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione adulta e fragile, modelli organizzativi efficaci, campagne di comunicazione mirate: queste le tre direttrici della...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra t𝐚𝐛ù, p𝐫𝐞𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢 𝐞 nuovi a𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢 e𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 r𝐢𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢: è questo il tema del corso di...