Dall’Osservatorio regionale sulle Neuroscienze, istituito dalla legge campana di Bilancio del 2022, al lancio di un progetto che mira a realizzare a Napoli un Istituto di eccellenza di Neuroscienze sul modello di altri poli monospecialistici presenti sul territorio nazionale, come il Carlo Besta di Milano.
Parliamo dell’I.Ca.N (Istituto campano di Neuroscienze), ambizioso e innovativo progetto presentato dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, da Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1 e da Giuseppe Catapano, direttore dell’Unità complessa di Neurochirurgia dell’ospedale del Mare. L’istituto nasce in seno all’ospedale del mare. Una nuova struttura finanziata con 55 milioni di euro a valere su risorse del bilancio regionale e fondi Fesr di cui 32,5 milioni circa a base d’asta e altri 22 milioni per i servizi e gli arredi. Si parte subito dopo l’estate con la gara gara di progettazione esecutiva e lavori di appalto integrato. Appena preso atto della fonte di finanziamento il cantiere può partire già a settembre o ottobre, la piena attività è fissata nel 2028. Vi si trasferirà tutta la parte delle neuroscienze dell’ospedale del mare e la rete napoletana di queste disciplina sarà completamente ridisegnata. Si punta alla realizzazione di un Irccs.
Un progetto che parte dalla legge di bilancio del 2022 (Legge regionale numero 18 del 29 Dicembre 2022, relativa a “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 della Regione Campania – Legge di stabilità regionale 2023″, che all’articolo 11 ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, l’Osservatorio per le Neuroscienze che ha compi di studio, analisi e monitoraggio delle patologie oncologiche cerebrali al fine di migliorarne il percorso di cura.
di Bilancio di un anno fa su volere del consigliere regionale Tommaso Pellegrino e del presidente dell’Aula Graziano Oliviero.
“Il progetto – dice Pellegrino – nasce non l’obiettivo di creare un polo di eccellenza che non si limita solo alla cura dei pazienti ma si dedica con grande impegno alla ricerca, garantendo che il lavoro fatto in laboratorio trovi un rapido sbocco in applicazioni terapeutiche concrete, migliorando ed accelerando il percorso di guarigione dei pazienti.
L’involucro racchiude tutte le funzioni, dall’imaging alla chirurgia, dalla degenza ordinaria alla fase riabilitativa post operatoria”.
Il progetto architettonico, concepito ex novo, interpreta in chiave contemporanea i principi della complessità cerebrale e della connessione sinaptica, traducendoli in forma, funzione e linguaggio materico. Il Concept progettuale e Studio di Fattibilità è a cura dell’ufficio tecnico della Asl Napoli 1 Centro diretta dall’architetto Antonio Bruno.
L’architettura
La composizione architettonica trae ispirazione diretta dalle sinapsi cerebrali, elementi fondamentali della comunicazione neuronale. L’intero concept si fonda sull’idea di connessione, scambio e impulso, traducendo questi principi biologici in un linguaggio architettonico innovativo.
Sinapsi come involucro
I materiali proposti, metallici o traslucidi, enfatizzano la trasmissione della luce e creano effetti visivi mutevoli, quasi a simulare l’attività elettrica del cervello. L’utilizzo di pannelli modulari, intrecciati o sovrapposti, rende la superficie pulsante, offrendo un’esperienza visiva che muta in base all’angolo di osservazione e all’intensità luminosa. Il rivestimento contribuisce anche all’isolamento termico e alla ventilazione passiva dell’edificio, integrando così estetica e sostenibilità. Un involucro che diventa un vero e proprio strumento per suggerire un’architettura intelligente e comunicativa, in grado di “dialogare” con l’ambiente circostante.





