Il Piemonte è un modello virtuoso nell’ambito della diagnosi e presa in carico di una malattia rara come l’ipoparatiroidismo, grazie ad un sistema di rete che permette ai pazienti di affrontare la malattia nei centri di riferimento.
L’ipoparatiroidismo è una patologia rara in cui le ghiandole paratiroidi non producono quantità sufficienti di ormone paratiroideo (PTH) comportando squilibri nel metabolismo di calcio e fosforo, con l’insorgenza di disturbi collegati di diversa entità/gravità che possono essere non sempre facilmente identificabili. Nonostante la ricerca stia producendo interessanti avanzamenti terapeutici che potrebbero garantire ai pazienti una qualità di vita nettamente migliore, restano problematiche relative ad una diagnosi tardiva, al poco coordinamento tra le varie specialità cliniche, alla difficile gestione della malattia tra presa in carico e follow-up.
Di questi aspetti si è parlato a convegno “Innovazione organizzativa nei percorsi di diagnosi, cura, follow-up. Focus on Ipoparatiroidismo: Regione Piemonte”, organizzato da Motore Sanità e realizzato grazie al contributo non condizionato di Ascendis Pharma.
Con la dottoressa Roberta Giordano, Coordinatrice ENDOENR presso il Centro di Riferimento per Malattie Endocrine SCDU Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo, dell’AOU Città della Salute e della Scienza, Torino e professore associato presso l’Università di Torino affrontiamo il tema.
Abbiamo intervistato la dottoressa Giordano in occasione dell’evento organizzato da Motore Sanità lo scorso 9 giugno.





