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Vaccini, stop ai contagi. “Metodo scientifico e collegialità tutelano la salute della popolazione”

Intervista all’infettivologo Roberto Parrella, ora al vertice del NITAG, Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni del ministero

Roberto Parrella, presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (nella foto sopra), è alla guida del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG). In questa nostra intervista chiarisce il ruolo del sodalizio, le sue funzioni e la visione che guiderà il lavoro degli esperti, riaffermando il primato della scienza.

Professor Parrella, partiamo dai fondamentali: cos’è il NITAG e perché è così importante per il sistema sanitario?
“Il NITAG è un organismo tecnico consultivo indipendente, istituito per supportare il Ministero della Salute nella definizione delle politiche vaccinali. Il suo compito è analizzare, valutare e sintetizzare le evidenze scientifiche disponibili per formulare raccomandazioni che siano rigorose, aggiornate e coerenti con gli standard internazionali. È uno strumento di garanzia, non di indirizzo politico, e ha il compito di tutelare la salute pubblica attraverso la competenza scientifica”.

Quali sono le principali funzioni?
“Il NITAG ha diverse funzioni strategiche: supporta la definizione delle politiche vaccinali nazionali, analizza i fenomeni di esitazione vaccinale per proporre strategie comunicative efficaci, aggiorna i programmi e il calendario vaccinale alla luce di nuovi prodotti o dati, promuove la comunicazione pubblica e professionale in tema di vaccinazioni, e collabora con organismi internazionali come l’OMS, l’ECDC e l’Unione Europea su iniziative globali”.

Come si garantisce la scientificità del lavoro di questo organismo?
“La garanzia risiede nel metodo e nella collegialità. Ogni posizione sarà valutata alla luce delle evidenze, non delle opinioni personali. Il confronto sarà sempre aperto, ma guidato dalla scienza. E come presidente, il mio compito sarà quello di assicurare che ogni decisione sia fondata su dati solidi, trasparenza e responsabilità”.

Qual è oggi la situazione delle vaccinazioni in Italia?
“Abbiamo un calendario vaccinale molto apprezzato a livello internazionale, con un’offerta ampia e ben strutturata. Tuttavia, persistono sacche di esitazione e disinformazione che vanno affrontate con strumenti adeguati. La comunicazione è fondamentale, così come il coinvolgimento delle professionalità, dai pediatri agli igienisti, dai medici di medicina generale agli specialisti”.

Quali sono le vaccinazioni prioritarie su cui il NITAG si concentrerà?
“Ci sono diverse aree di attenzione: l’aggiornamento dei vaccini contro l’influenza stagionale, la promozione della vaccinazione anti-HPV, il rafforzamento dell’offerta contro morbillo e rosolia, la valutazione dei nuovi vaccini contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), e naturalmente il monitoraggio dei vaccini COVID-19, che restano un presidio fondamentale”.

Come si affronta il fenomeno dell’esitazione vaccinale?
“Con l’ascolto, con l’empatia, e promuovendo un’informazione oggettiva in cui i dati scientifici siano illustrati in maniera chiara e con linguaggio adatto. Non si combatte la diffidenza con l’imposizione, ma con la chiarezza e la fiducia. Il NITAG lavorerà anche su questo fronte, proponendo strategie comunicative basate su evidenze e coinvolgendo le società scientifiche e gli ordini professionali”.

Qual è il ruolo della SIMIT in questo contesto?
“La SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, ha sempre avuto un ruolo propositivo e vigile. La nostra società scientifica è impegnata nel promuovere la cultura della prevenzione, nel formare i professionisti e nel garantire che le politiche sanitarie siano coerenti con le evidenze nel campo della infettivologia. La mia nomina è anche un riconoscimento a questo lavoro collettivo”.

Come si collabora con gli organismi internazionali?
“Il NITAG è parte di una rete globale. Collaboriamo con l’OMS, l’ECDC e altri organismi per condividere dati, strategie e buone pratiche. Le malattie infettive non conoscono confini e la risposta deve essere necessariamente coordinata. La vaccinazione contro la polio, ad esempio, è una sfida globale che richiede sinergie internazionali”.

Ci sono novità in arrivo sul fronte vaccinale?
“Sì, la ricerca è in continua evoluzione. Stiamo valutando nuovi vaccini contro il citomegalovirus, il virus respiratorio sinciziale e anche aggiornamenti sul vaccino anti-pneumococco. Ogni novità sarà analizzata con rigore, per capire se e come integrarla nel calendario nazionale”.

Come si garantisce l’indipendenza del NITAG?
“Attraverso la trasparenza, la pubblicazione dei pareri e la composizione multidisciplinare. Il NITAG non è un organo politico, ma tecnico. Le sue raccomandazioni sono basate su dati, non su pressioni. E il Ministero ha sempre rispettato questa autonomia, valorizzandola”.

Cosa risponde a chi teme che il NITAG possa essere influenzato da interessi esterni?
“Rispondo che la scienza non ha padroni. Ogni componente è chiamato a rispondere alla propria coscienza professionale e al rigore metodologico. Le decisioni saranno pubbliche, motivate e documentate. Non c’è spazio per condizionamenti, ma solo per il confronto scientifico”.

Qual è il messaggio che sente di condividere con il grande pubblico?
“Fidatevi della scienza. Le vaccinazioni sono uno strumento straordinario di salute, che ha salvato milioni di vite umane. Il NITAG lavorerà per garantire che ogni scelta sia fondata, trasparente e orientata al bene comune. La salute è un diritto e la prevenzione è il suo pilastro”.

E cosa propone ai colleghi, ai professionisti del sistema sanitario?
“Collaboriamo. Sarà importante collaborare e dialogare con le società scientifiche, gli ordini professionali, le associazioni. Solo insieme possiamo costruire una politica vaccinale efficace, condivisa e rispettosa delle evidenze. La scienza è un lavoro collettivo e il NITAG ne sarà il laboratorio”.

Presidente, in conclusione: cosa comporta per lei questa nomina?
“Un onore, ma soprattutto una immensa responsabilità, e qui desidero ringraziare vivamente il Ministro, Prof. Orazio Schillaci per la fiducia che ha dimostrato. L’organismo consultivo sarà contraddistinto da senso dell’equilibrio, rigore, finalizzato a prospettare soluzioni. La salute e la prevenzione meritano il meglio della nostra competenza, e noi componenti del NITAG siamo stati invitati a mettere le conoscenze al servizio del Paese”.

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