Fari su ricerca e innovazione clinica.
Tumori del seno: discutere e avviare progetti di ricerca innovativi, sviluppare sinergie tra le aziende sanitarie e realtà assistenziali di eccellenza di regioni diverse, abbattere la mortalità, migliorare i protocolli di cura e garantire la salute delle donne ammalate. Sono questi i presupposti di un di una convenzione in fase di decollo tra Giulia Veronesi, direttrice della Chirurgia toracica dell’IRCCS San Raffaele di Milano con la Asl Napoli 3 sud. La Veronesi, erede di una grande e famosa scuola è stata ricevuta dal Direttore generale della Asl partenopa Giuseppe Russo, dal Direttore amministrativo Michelangelo Chiacchio e dal Direttore della Breast Unit aziendale Massimiliano D’Aiuto.
Un briefing di lavoro volto in cui la professoressa Giulia Veronesi, figura di rilievo nel panorama medico-scientifico internazionale, è chiamata a trasferire in provincia di Napoli le buone pratiche attuate presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Giulia Veronesi è infatti anche direttrice del programma di Chirurgia Toracica robotica del San Raffaele di Milano
una disciplina carente di specialisti in Camopania fatta eccezione per la scuola della Università Vanvitelli e dell’Azienda dei colli. La sua carriera si colloca nel solco di una tradizione familiare di grande valore: è infatti figlia di Umberto Veronesi, scienziato che ha dedicato la propria vita alla lotta contro il cancro, contribuendo in maniera determinante alla chirurgia conservativa del tumore al seno e allo sviluppo della tecnica del linfonodo sentinella. “Con questa intesa – sottolinea il Manager Giuseppe Russo – intendiamo unire le forze per la ricerca e l’innovazione. L’Asl Napoli 3 Sud rinnova con questa occasione il proprio impegno nel promuovere collaborazioni di alto profilo, finalizzate a potenziare la ricerca e a offrire ai cittadini cure sempre più innovative e di eccellenza”.
Massimiliano D’Aiuto, anch’egli erede della maestria del noto chirurgo campano Giuseppe d’Aiuto, opera principalmente in Campania, dove ricopre il ruolo di primario della Chirurgia generale senologica all’Ospedale di Nola. In passato è stato anche chirurgo oncologo senologo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori G. Pascale di Napoli.
“Per la cura del cancro non devono valere confini geografici tra le regioni – conclude quest’ultimo – l’obiettivo è raggiungere la migliore cura per le pazienti e contaminare le nostre scuole tra regioni anche lontana è il modo migliore per crescere e consolidare i risultati che abbiamo raggiunto negli ultimi anni”.





