Nel mese di ottobre, medici e volontari tornano a bordo dei treni per offrire consulenze gratuite e promuovere stili di vita sani
La prevenzione oncologica viaggia in treno. E lo fa da quindici anni, grazie a Frecciarosa, il progetto promosso dal Gruppo FS Italiane e dalla Fondazione IncontraDonna, che ogni ottobre trasforma le carrozze di Frecce, Intercity e Regionali in luoghi di informazione, ascolto e cura. Un’iniziativa pionieristica, nata per intercettare milioni di viaggiatori e diffondere conoscenze che possono letteralmente salvare la vita. Lo scorso anno, il progetto ha raggiunto 42 milioni di passeggeri, offrendo 1.500 prestazioni sanitarie e distribuendo oltre 22.000 copie del “Vademecum della Salute” in più lingue.
Quest’anno Frecciarosa torna con una nuova edizione, presentata ufficialmente il 1° ottobre a Roma, alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, del presidente del Gruppo FS Tommaso Tanzilli e del presidente di Trenitalia Stefano Cuzzilla. A bordo dei treni, dal lunedì al venerdì per tutto il mese, sarà possibile ricevere consulenze gratuite da parte dei medici dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dei volontari, con la possibilità di prenotare anche teleconsulti. In alcune fasce d’età, saranno offerte visite senologiche e, se necessario, ecografie di supporto per indirizzare i pazienti verso ulteriori approfondimenti nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
«Vincere il cancro è una sfida che abbiamo messo al primo posto da subito», ha dichiarato il ministro Schillaci, «e lavoriamo ogni giorno per promuovere gli stili di vita sani». Il ministro ha però evidenziato alcune criticità: «Dobbiamo aumentare i fondi destinati alla prevenzione e migliorare le campagne di screening per garantire equità nelle cure. C’è ancora troppo divario tra nord, centro e sud nell’adesione agli screening oncologici, e questo è inaccettabile». Schillaci ha inoltre annunciato l’intenzione di estendere gli screening alle fasce più giovani, con particolare attenzione alle pazienti con ereditarietà genetica per i tumori della mammella.
Il progetto Frecciarosa si inserisce in un contesto preoccupante: ogni giorno, in Italia, più di mille persone ricevono una diagnosi di cancro. Nel 2024, i nuovi casi stimati sono stati 390.100. Eppure, secondo Aiom, fino al 40% dei tumori può essere evitato grazie a stili di vita corretti e alla partecipazione ai tre programmi di screening previsti dal SSN (seno, colon retto e cervice uterina).
«La collaborazione con Fondazione IncontraDonna, Aiom e tutte le Istituzioni coinvolte dimostra quanto sia fondamentale creare sinergie quando si affrontano temi così rilevanti per la collettività», ha sottolineato Tommaso Tanzilli, presidente del Gruppo FS. Adriana Bonifacino, fondatrice della Fondazione IncontraDonna, ha aggiunto: «Grazie a Frecciarosa, possiamo offrire prestazioni mirate e indirizzare i pazienti verso percorsi di cura adeguati, contribuendo a una vera cultura della prevenzione».
Il presidente eletto Aiom, Massimo Di Maio, ha ricordato che la prevenzione non si limita agli screening: «In Italia, il 58% degli adulti consuma alcol, il 33% è in sovrappeso, il 10% è obeso, il 27% è sedentario e il 24% fuma. Il fumo da solo è responsabile del 25% dei decessi oncologici nel mondo». Dati che confermano l’urgenza di promuovere stili di vita sani e consapevoli.
Anche quest’anno, Frecciarosa farà una tappa speciale presso lo Scalo San Lorenzo, negli spazi di FS Logistix, con il truck della prevenzione. L’iniziativa, in collaborazione con Asl Roma 1 e l’Università La Sapienza, si terrà il 21 ottobre e offrirà screening gratuiti per il tumore al seno e vaccinazioni contro l’Hpv e l’influenza.
Frecciarosa non è solo un progetto di prevenzione, ma un esempio concreto di come una campagna di sensibilizzazione possa avvicinarsi ai cittadini, superando barriere geografiche e culturali. Un treno che corre verso il futuro della salute, con a bordo medici, volontari e un carico di speranze.





