Come vivono le persone con emicrania? Come affrontano il forte dolore che colpisce la testa? L’emicrania, per chi viene colpito, è considerata “una brutta bestia”, perché isola e condanna ad un tempo del dolore importante che sfianca, che cambia il modo di vivere la quotidianità. Vomito, giramenti di testa, difficoltà ad aprire gli occhi in una stanza illuminata, senso di smarrimento e voglia di rinchiudersi in una stanza e non uscirne più.
Di emicrania si è parlato a Torino, il 21 ottobre scorso, nel corso dell’evento organizzato da Motore Sanità grazie al contributo non condizionante di Pfizer, dal titolo ‘Innovazione terapeutica che spinge all’innovazione organizzativa: Focus Emicrania. Novità nella strategia di profilassi e nella gestione dell’attacco acuto – Regione Piemonte“.
Cristina Randoli, Vice Presidente ALCE (Alleanza Cefalalgici) l’abbiamo intervistata ai microfoni di Mondosanità: lei rappresenta una testimonianza importante perché è la voce di tutte quelle persone che ogni giorno combattono con l’emicrania e le limitazioni che essa comporta non solo dal punto di vista della salute ma anche dei diritti che i pazienti chiedono, per vivere una vita migliore.





