Punti di differenza - J&J MedTech

Contenuti esclusivi

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Aifa, Rapporto OsMed: la spesa per i farmaci in Italia sale del 6%, superata quota 36 miliardi di euro

La spesa farmaceutica totale in Italia ha raggiunto quota 36,2 miliardi di euro, di cui il 68,7% rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, con un aumento complessivo nell’ordine del 6%. I dati salienti riportati nel prospetto generale di spesa del Rapporto OsMed sull’impiego dei medicinali sono stati presentati oggi a Roma dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Nel 2023 nel nostro Paese sono state somministrate quotidianamente, in media, 1.899 dosi di medicinali ogni mille abitanti, il 69,7% delle quali sostenute indirettamente dai contribuenti, per il tramite del sistema sanitario, e il restante 30,3% acquistate in farmacia dai diretti interessati, previa prescrizione. Per quanto riguarda l’assistenza territoriale pubblica e privata, sono state erogate confezioni di farmaci per quasi 2 miliardi, con un andamento stabile rispetto all’anno precedente. Ai primi tre posti per il consumo figurano rispettivamente i farmaci per il sistema cardiovascolare, per l’apparato gastrointestinale e per il sangue.

La spesa territoriale pubblica, comprensiva di quella convenzionata e in distribuzione diretta e “per conto di”, è stata di 12 miliardi e 998 milioni, con un incremento rispetto all’anno precedente del 3%. La spesa per compartecipazione a carico del cittadino è stata invece pari a 1 miliardo e 481 milioni, circa 25 euro pro-capite, dato in calo dell’1,3% dovuto alla riduzione del 2,5% del differenziale di prezzo rispetto al generico dovuto da chi acquista invece il farmaco originatore. Aumenta invece dell’1,7% la spesa per i ticket sulla ricetta o la confezione. La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture pubbliche è stata pari a 16,2 miliardi di euro e ha registrato una crescita dell’8,4% rispetto al 2022.

Nello specifico, i farmaci per il sistema cardiovascolare si confermano al primo posto per consumi (513,9 dosi giornaliere per mille abitanti) e rappresentano la seconda categoria terapeutica a maggior spesa farmaceutica pubblica per il 2023 (3.557 milioni di euro), con una spesa pro capite pari a 60,43 euro.

Al secondo posto si collocano i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo che rappresentano la seconda categoria in termini di consumi (298,6 dosi giornaliere per mille abitanti) e i terzi in termini di spesa farmaceutica pubblica (3.321 milioni di euro). La spesa pro capite è stata pari a 56,4 euro, in aumento del +2,2% rispetto all’anno precedente.

I farmaci del sangue e degli organi emopoietici si sono collocati al terzo posto in termini di consumi (144,5 dosi giornaliere per mille abitanti) e al quinto in termini di spesa farmaceutica pubblica (2.587 milioni di euro). La spesa pro capite è stata pari a 43,95 euro.

I farmaci del sistema nervoso centrale si posizionano al quarto posto in termini di consumi (97,8 dosi giornaliere per mille abitanti) e al sesto in termini di spesa farmaceutica pubblica complessiva (2.061 milioni di euro). La spesa pro capite è stata pari a 34,88 euro.

Riguardo agli antidiabetici l’aumento di spesa del 7,6%, più alto della media degli ultimi dieci anni è legato sia a un aumento dei consumi (del 4,5%) che del costo medio per dose. Ma scendendo nel dettaglio, si legge testualmente nel report dell’Aifa, si vede che a impennarsi sono in particolare due sottogruppi di farmaci in grado di ridurre in modo significativo il peso corporeo: gli analoghi del Glp-1, a cui appartiene la semaglutide, che registrano un aumento di spesa del 17,9% e dei consumi del 26,4%, con la sola semaglutide a impennarsi rispettivamente di + 52,3 e +75,9%; le gliflozine, che registrano un aumento di spesa del 60,1% e dei consumi del 65,6%. Da rilevare che AIFA nel 2024 ha autorizzato l’immissione in commercio nella Fascia C dei prodotti non rimborsabili il Wegovy, in farmacia da luglio, medicinale a base di semaglutide ma con specifica indicazione terapeutica per la perdita del peso.

Sui dati di spesa si è soffermato il direttore tecnico-scientifico di AIFA, Pierluigi Russo. “La voce che incide maggiormente sull’aumento del 5,7% della spesa rispetto al 2022 è quella dei farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche – ha precisato Russo – dove a loro volta incidono maggiormente i medicinali innovativi di recente commercializzazione per patologie rare e con un decorso grave. E a tal proposito è bene precisare – prosegue Russo – che l’Italia è uno dei Paesi che rende disponibili ai pazienti il maggior numero di farmaci dopo l’autorizzazione centralizzata europea, con un tasso di disponibilità che nel 2023 è stato del 63%”.

Come prevedibile “la spesa, spinta dai nuovi prodotti, si concentra soprattutto sulla categoria degli antineoplastici e immunomodulatori, sebbene vi siano altre categorie che hanno visto variazioni importanti, come i farmaci antidiabetici, del sistema nervoso centrale, dell’apparato muscolo scheletrico e quelli del sangue e degli organi emopoietici. Cresce anche l’incidenza dei farmaci orfani che raggiungono il 28,6% della spesa delle nuove entità terapeutiche. Dati – conclude Russo – che sempre più richiedono adeguati strumenti di programmazione a tutti i livelli dell’organizzazione del SSN e di risorse coerenti con la sostenibilità della spesa farmaceutica utile a preservare gli attuali standard dell’assistenza farmaceutica in Italia”.

Seguici!

Ultimi articoli

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Onfoods, parte il primo master per l’onconutrizione

Nell'ambito di innovativi progetti internazionali per la salute, l’alimentazione...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Onfoods, parte il primo master per l’onconutrizione

Nell'ambito di innovativi progetti internazionali per la salute, l’alimentazione...

Contro le malattie respiratorie la vaccinazione viene in aiuto delle persone più fragili

Utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per...
spot_imgspot_img

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in 11 punti e una rete nazionale di centri digitali La medicina sta attraversando una fase di...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la Puglia sullo screening genomico neonatale, il programma Genoma-Puglia."Siamo lieti di offrire la nostra collaborazione e...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 dicembre scorso dopo l'approvazione definitiva del Parlamento ed entrerà...