I casi autoctoni di Dengue salgono a 49, con tre distinti focolai nel paese. L’Italia affronta una crescente sfida nella lotta contro la febbre Dengue
In Italia, i casi di Dengue continuano a crescere, preoccupando le autorità sanitarie e la popolazione. Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino sulla febbre Dengue rilasciato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il 10 ottobre, il totale dei casi confermati è salito a 261, rispetto ai 249 della scorsa settimana.
Ciò che desta maggiore apprensione è l’aumento dei casi autoctoni, ossia quelli trasmessi all’interno del territorio italiano. Questi casi sono saliti a 49, rispetto ai 42 registrati in precedenza. La situazione è particolarmente critica in alcune province, con tre distinti episodi di trasmissione autoctona.
Nella provincia di Lodi, si sono verificati ben 28 casi confermati, mentre la provincia di Roma ha registrato 18 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana e un caso ad Anzio. Inoltre, la provincia di Latina ha confermato 2 casi. Attualmente, le autorità stanno conducendo indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici tra questi focolai di Dengue.
Una nota positiva è che tutti i pazienti, di cui si conosce l’esito, stanno mostrando miglioramenti o sono già guariti. Tuttavia, il rapido aumento dei casi autoctoni richiede azioni preventive e un’attenta sorveglianza.
La Lombardia è la regione più colpita, con 86 casi confermati, seguita dal Lazio con 60 casi. L’età media dei pazienti colpiti è di 36 anni, e il 55% di essi è di sesso maschile. È interessante notare che, rispetto alle scorse settimane, sono emersi casi isolati in altre regioni, tra cui Sicilia (1 caso), Marche (1 caso) e Liguria (1 caso).
Il Dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes e può causare sintomi gravi come febbre alta, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e in alcuni casi, complicazioni gravi. L’aumento dei casi autoctoni in Italia è motivo di preoccupazione poiché indica la presenza del virus all’interno del paese, con il potenziale di ulteriori focolai.
Le autorità sanitarie stanno intensificando gli sforzi di controllo delle zanzare e stanno invitando la popolazione a prendere misure precauzionali, come l’uso di repellenti per zanzare, l’eliminazione di potenziali luoghi di nidificazione delle zanzare e l’adozione di comportamenti responsabili per ridurre il rischio di punture di zanzare.
È fondamentale che la comunità rimanga vigile e collabori con le autorità sanitarie per contenere la diffusione del Dengue in Italia. La prevenzione rimane la migliore difesa contro questa malattia emergente, e la sorveglianza continua è cruciale per gestire questa situazione in evoluzione.
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