Esiste un legame tra artrosi e Covid?
È passato oltre un anno da quando l’OMS dichiarò la SARS-COV-2 una pandemia globale. In questo tempo gli scienziati hanno fatto luce su moltissimi degli aspetti sconosciuti di questa temibile malattia.
Nonostante lo sforzo della comunità scientifica esistono però alcuni ambiti dove ancora non esistono protocolli comuni a tutta l’Italia.
Uno di questi aspetti riguarda il trattamento dei pazienti artritici che hanno subito il Covid-19.
Questa necessità nasce come effetto collaterale della malattia Covid. Infatti, se è vero che il virus non ha effetti diretti sui muscoli, le ossa e le giunzioni di chi ne soffre; è altrettanto vero che chi subisce forme di Covid gravi resta allettato anche per mesi interi. Un fattore, questo, che può aggravare molto la decorrenza della malattia artritica.
Per capire meglio gli effetti del Covid sui pazienti artritici e come meglio curarli nel post-covid MondoSanità ha ospitato negli studi virtuali di “Personal Doctor, l’esperto risponde in diretta” Francesco Pegreffi, del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita, Università di Bologna.
L’esperto ha fatto chiarezza sui recenti studi che indicano come diversi trattamenti per l’artrosi come i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), paracetamolo, corticosteroidi, oppioidi o altre molecole abbiano una vasta gamma di effetti collaterali che potrebbero potenzialmente aumentare l’incidenza o le complicanze dell’infezione da Covid.
Quindi, sia le caratteristiche e la storia dei pazienti che gli effetti secondari dei diversi trattamenti farmacologici in uso sono essenziali per guidare le decisioni dell’ortopedico e rassicurare il paziente stesso.
Per maggiori informazioni su ictus e Covid https://mondosanita.it/ictus-cerebrale-e-covid-19/