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Cancro, anche l’alcol tra i fattori di rischio. Ma per gli oncologi sono più pericolosi fumo e sovrappeso

Di fronte all’evidenza scientifica, l’alcol emerge come una sostanza da considerare con attenzione, ma non è la più insidiosa. Fumo e sovrappeso si collocano ai primi posti tra i principali corresponsabili dell’insorgenza del cancro. Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM), ha evidenziato un aspetto spesso frainteso o sottovalutato: sebbene il consumo di alcol sia indubbiamente associato in qualche modo allo sviluppo di tumori, non è il primo a essere messo sotto accusa. Secondo Perrone, fumo e sovrappeso sono le vere priorità quando si parla di rischio in oncologia. Questa affermazione ha suscitato un dibattito sul ruolo dell’educazione e della comunicazione riguardo ai determinanti legati alla salute.

“Non è una novità affermare che l’alcol sia connesso allo sviluppo del cancro: non esiste dose-effetto sicura”, ha dichiarato il presidente Perrone, sottolineando l’importanza di una comunicazione chiara riguardo ai pericoli. Tuttavia, ha anche rimarcato che è fondamentale contestualizzare le informazioni, tenendo presente che i danni causati dal fumo sono di gran lunga preponderanti. Negli Stati Uniti, il surgeon general, Vivek Murthy, ha recentemente proposto una revisione delle linee guida sul consumo di alcol, suggerendo di includere avvertenze sulle etichette dei prodotti delle distillerie e delle cantine. “In un paese civile che vuole educare e tutelare la salute dei cittadini, sarebbe opportuno segnalare tale evenienza, come sta avvenendo negli Stati Uniti”, ha aggiunto Perrone.

La posizione di AIOM è chiara: pur riconoscendo che l’alcol rappresenta un rischio significativo per diversi tipi di cancro, i dati indicano che il fumo e il sovrappeso hanno un impatto ancora maggiore. Secondo stime recenti, il fumo è responsabile di circa il 30% dei casi di cancro e di circa l’80% dei decessi per cancro al polmone. Al contrario, l’alcol sembra più legato ai cofattori che entrano in gioco nell’insorgenza del tumore della mammella.

Ridurre il consumo di alcol migliorerebbe la salute generale, ma eliminare completamente il fumo rappresenterebbe un passo ancora più significativo. La lotta contro il fumo di sigaretta è da anni al centro dell’attenzione in tema di prevenzione, tanto che gli oncologi hanno suggerito alle autorità di prevedere un aumento drastico dei prezzi dei prodotti del tabacco per scoraggiare il consumo.

Sebbene l’alcol non sia il principale responsabile dei guasti in oncologia, resta pur sempre una sostanza che richiede cautela, e i dati parlano chiaro. “Nel 2023 abbiamo fatto un approfondimento”, ha dichiarato Perrone, “ed è emersa la necessità di promuovere una campagna di sensibilizzazione permanente dedicata ai sani stili di vita”. La prevenzione non può focalizzarsi su un solo aspetto; deve adottare un approccio olistico che comprenda una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e, naturalmente, la consapevolezza riguardo a sostanze nocive come il fumo. In definitiva, fumo e sovrappeso continuano a rappresentare le minacce più gravi per la nostra salute. Le parole di Francesco Perrone suonano dunque come un appello a una maggiore responsabilità personale e collettiva.

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