“Ormai si è arrivati al punto di capire che l’esercizio fisico dovrebbe far parte della terapia, ma nella routine clinica non è ancora arrivato”. I massimi esperti si sono confrontati sul tema, al X Congresso della European Initiative for Exercise in Medicine (EIEIM) di Padova.
Al X Congresso della European Initiative for Exercise in Medicine (EIEIM) di Padova, queste le parole di Matthias Wilhelm, Direttore del Centro di Cardiologia preventiva e Medicina dello sport dell’ospedale Universitario di Berna.
“Penso che la maggior parte dei medici sono arrivati alla conclusione che l’esercizio sia parte della terapia anche se nella routine o nella pratica quotidiana non si vede e nelle lettere di dimissione dei pazienti non è mai menzionato. Ormai si è arrivati al punto di capire che l’esercizio fisico dovrebbe far parte della terapia, ma nella routine clinica non è ancora arrivato” spiega Matthias Wilhelm.
Il professor Matthias Wilhelm durante i lavori congressuali si è focalizzato sulla fase di recupero post esercizio, in particolare su Heart Rate Recovery e cinetiche del consumo di ossigeno, entrambi associati all’outcome cardiovascolare e poi ha spiegato, appunto, come viene percepito l’esercizio dai medici nella gestione del rischio cardiovascolare globale.
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