Antimicrobico resistenza, farmaci equivalenti e colesterolo sono i protagonisti di una nuova puntata di Dentro la Salute.
Partiamo con la nuova puntata di “Dentro la salute” dal fenomeno dell’antimicrobico resistenza, un fenomeno che interessa l’Italia in maniera importante, tanto da essere maglia nera in Europa insieme ai paesi dell’Est Europa. In quanto a consumo di antibiotici, l’Italia è tra i principali consumatori nella comunità europea. Le infezioni correlate all’antimicrobico resistenza hanno un forte impatto per quanto riguarda la sostenibilità del servizio sanitario nazionale, si stima che a livello globale ci siano 700mila morti e che si spenda in media tra i 10-40mila dollari per paziente colpito da una di queste infezioni.
La via principale per prevenire queste problematiche, oltre alla prevenzione, è la ricerca di nuovi antibiotici, ma non serve solo individuarli, bisogna anche metterli a disposizione nel minor tempo possibile su tutto il territorio nazionale e usarli nella pratica clinica con appropriatezza.
I farmaci equivalenti: i cittadini li conoscono? Quanto potrebbero farci risparmiare quando andiamo in farmacia? Vediamo cosa sono questi farmaci.
I farmaci equivalenti si definiscono generici o equivalenti quando presentano stesso principio attivo, stessa concentrazione, stessa forma farmaceutica, stessa via di somministrazione, stesse indicazioni di un farmaco di marca non più coperto da brevetto (originator).
Sono dunque, dal punto di vista terapeutico, equivalenti al prodotto da cui hanno origine e possono quindi essere utilizzati in sua sostituzione.
Inoltre i farmaci equivalenti sono molto più economici dei prodotti originali, con risparmi che arrivano da un minimo del 20% ad oltre il 50%.
Un quadro promettente, eppure i farmaci equivalenti sono ancora poco diffusi e conosciuti nel nostro Paese.
E’ il nemico della nostra salute quando i livelli si alzano a causa di una alimentazione non troppo equilibrata: è il colesterolo.
Il colesterolo è incriminato come la causa principale dell’aterosclerosi. Il colesterolo “Ldl”, il cosiddetto colesterolo cattivo, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo delle placche aterosclerotiche.
E’ quindi fondamentale tenere sotto controllo il colesterolo. In che modo? Dobbiamo innanzitutto correggere gli stili di vita laddove non siano corretti: seguire una dieta adeguata (incide per il 10-15% sul contenimento del colesterolo), fare attività fisica e assumere farmaci adeguati al proprio livello di rischio.
Le statine, farmaco base per abbassare il colesterolo, sono pietre miliari tra le terapie nelle persone a rischio cardiovascolare e rappresentano la prima scelta di terapia nei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare.