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Dispositivi Hi Tech indossabili per la Medicina di prossimità nell’assistenza nelle malattie neurodegenerative

Ai nastri di partenza Living Lab “TechNeuroCare”: nasce al CIRMIS della Federico II di Napoli per rivoluzionare le cure domiciliari e ambulatoriali delle malattie neurodegenerative nell’ambito del Progetto PNC DHEAL-COM

Nasce a Napoli il Living Lab “TechNeuroCare”, un ecosistema collaborativo e multidisciplinare dedicato all’innovazione nella gestione ambulatoriale e domiciliare delle malattie neurodegenerative attraverso l’impiego di tecnologie indossabili all’avanguardia. Il laboratorio nasce dal CIRMIS dell’Università Federico II nell’ambito del Progetto PNC DHEAL-COM, un’iniziativa volta a promuovere la scienza della vita e la salute digitale, e si propone di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti e di facilitare la medicina di prossimità. La medicina di prossimità è un modello di assistenza sanitaria che si concentra sulla fornitura di cure più vicine al paziente, spesso nel proprio ambiente di vita, per garantire accessibilità, continuità assistenziale e personalizzazione dei percorsi di cura.
“TechNeuroCare” immagina un futuro in cui le tecnologie indossabili permettano un monitoraggio continuo, una diagnosi precoce e un supporto personalizzato per le malattie neurodegenerative. La missione del Living Lab è accelerare la traslazione di queste tecnologie dalla ricerca alla pratica clinica ambulatoriale e domiciliare, promuovendo un approccio olistico e centrato sulla persona.
I principi fondamentali includono la co-creazione e la partecipazione attiva di pazienti e caregiver, l’innovazione incentrata sul paziente, un approccio multidisciplinare, la ricerca traslazionale, e un forte impegno etico e di responsabilità.
Le operazioni prevedono il 70% del personale dedicato ad attività ambulatoriali e sperimentazione sul campo, e il 30% alla ricerca pura e upgrade tecnologico. Similmente, il 30% delle risorse tecnologiche è “front-end” sui pazienti, e il 70% per ricerca e sviluppo “back-end”.
L’organigramma include un Comitato Scientifico e Strategico (presieduto da Prof. Dr. Vincenzo Brescia Morra, Prof. Ing. Pasquale Arpaia), Direzioni Sanitaria (D.ssa Giovanna Borriello) e Tecnologica (Prof. Ing. Egidio De Benedetto), e aree chiave come Ricerca e Sviluppo Tecnologico (D.ssa Ing. Ersilia Vallefuoco) e Clinica e Sperimentazione (Prof. Dr. Roberto De Simone).

Sono previste sperimentazioni su pazienti per diagnosi precoce e monitoraggio Parkinson (gennaio 2026), identificazione sintomi silenti della Sclerosi Multipla (settembre 2025), Serious Games in Realtà Virtuale per Declino Cognitivo Lieve, miglioramento stile di vita per pazienti con Demenza, Avatar Adattivo per la Riabilitazione Neuromotoria (giugno 2026), e una tuta sensorizzata per la terapia della Sclerosi Multipla.
La sostenibilità a valle del sostegno PNRR/PNC sarà garantita da finanziamenti tramite bandi di ricerca, partnership industriali, fondi filantropici e corsi di formazione. La collaborazione con associazioni sanitarie e di pazienti (es. SIN, AISM) è cruciale per la pertinenza e la diffusione delle soluzioni.
“TechNeuroCare” ambisce all’accreditamento come Living Lab Europeo da ENOLL, per rafforzare la visibilità internazionale e le opportunità di finanziamento. Entrambi i Living Lab, “TechNeuroCare” e “Advanced Simulation” della Prof.ssa Maria Triassi, operano in sinergia nell’ambito del più ampio Progetto DHEAL-COM, promuovendo un approccio olistico alla salute digitale e centrato sul paziente.

“La nostra missione è chiara – spiega il prof Pasquale Arpaia – migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Sclerosi multipla, cefalea, parkinson, demenze e Declino cognitivo lieve attraverso un monitoraggio continuo, diagnosi precoci e supporto personalizzato, proprio dove serve di più.
In TechNeuroCare, crediamo fermamente nella co-creazione: uniamo le forze di pazienti, caregiver, clinici, ricercatori, ingegneri e aziende per sviluppare e validare soluzioni tecnologiche concrete e centrate sulla persona.
Vogliamo accelerare la traslazione delle scoperte dalla ricerca alla pratica clinica, garantendo che l’innovazione sia accessibile, etica e sostenibile. Siamo a Napoli, ma con una visione europea! Puntiamo all’accreditamento come Living Lab Europeo (ENoLL) per rafforzare la nostra visibilità internazionale e aprire nuove opportunità di collaborazione”.
Quello di cui parliamo Un laboratorio di simulazione ad alta fedeltà per rivoluzionare l’assistenza sanitaria di prossimità. Un progetto innovativo destinato a trasformare la formazione nel settore sanitario: il Living Lab “Advanced Simulation”. Inserito nell’ambito del progetto DHEALCOM, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale per la formazione avanzata di caregiver professionali (OSS) e familiari.
“Il cuore dell’iniziativa è la simulazione clinica avanzata, una metodologia che consente ai partecipanti di apprendere in un ambiente realistico, sicuro e immersivo, precisa Maria Triassi della direzione scientifica e strategica del progetto – grazie a manichini ad alta fedeltà, realtà virtuale e software interattivi, i caregiver possono acquisire competenze tecniche e relazionali fondamentali per l’assistenza di pazienti anziani, cronici o con disabilità, anche in contesti domiciliari”
«Il nostro obiettivo – spiega la direttrice del Living Lab, prof.ssa Teresa Rea – è offrire una formazione personalizzata e centrata sulla persona, basata sulla co-creazione e sulla sperimentazione in scenari reali. Un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’efficacia dell’assistenza sul territorio.» Il modello operativo prevede percorsi distinti per OSS e caregiver familiari, calibrati su profili di pazienti realistici. Tra le competenze sviluppate figurano la gestione delle emergenze, l’igiene del paziente, il monitoraggio dei parametri vitali e l’educazione terapeutica. Le sessioni si concludono con un debriefing strutturato, che favorisce la riflessione critica e il miglioramento continuo.
La struttura, dotata di sala simulazione, regia di controllo e piattaforme come SimCapture, è anche un centro di ricerca traslazionale, pronto a generare dati scientifici per validare l’efficacia della formazione simulata.
Un’iniziativa che coniuga tecnologia, ricerca e umanizzazione delle cure, proiettando la formazione sanitaria verso un futuro più competente, empatico e inclusivo.
Living lab è anche formazione all’avanguardia per caregiver professionali e familiari
Un laboratorio di simulazione ad alta fedeltà per rivoluzionare l’assistenza sanitaria di prossimità
A Napoli prende forma un progetto innovativo destinato a trasformare la formazione nel settore sanitario: il Living Lab “Advanced Simulation”. Inserito nell’ambito del progetto DHEALCOM, questo laboratorio rappresenta un’eccellenza a livello nazionale per la formazione avanzata di caregiver professionali (OSS) e familiari.
Il cuore dell’iniziativa è la simulazione clinica avanzata, una metodologia che consente ai partecipanti di apprendere in un ambiente realistico, sicuro e immersivo. Grazie a manichini ad alta fedeltà, realtà virtuale e software interattivi, i caregiver possono acquisire competenze tecniche e relazionali fondamentali per l’assistenza di pazienti anziani, cronici o con disabilità, anche in contesti domiciliari.
«Il nostro obiettivo – spiega la direttrice del Living Lab, prof.ssa Teresa Rea – è offrire una formazione personalizzata e centrata sulla persona, basata sulla co-creazione e sulla sperimentazione in scenari reali. Un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’efficacia dell’assistenza sul territorio.»
Il modello operativo prevede percorsi distinti per OSS e caregiver familiari, calibrati su profili di pazienti realistici. Tra le competenze sviluppate figurano la gestione delle emergenze, l’igiene del paziente, il monitoraggio dei parametri vitali e l’educazione terapeutica. Le sessioni si concludono con un debriefing strutturato, che favorisce la riflessione critica e il miglioramento continuo.
La struttura, dotata di sala simulazione, regia di controllo e piattaforme come SimCapture, è anche un centro di ricerca traslazionale, pronto a generare dati scientifici per validare l’efficacia della formazione simulata.
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